ISEE, qual è la differenza tra quello ordinario e quello corrente? Ecco cosa cambia tra i diversi modelli
ISEE corrente e ISEE ordinario: cosa cambia tra i diversi modelli? Conoscere la differenza è importante, facciamo chiarezza.
Attualmente, l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un documento di fondamentale importanza, considerato che proprio grazie ad esso è possibile accedere a diversi servizi sociali e agevolazioni. Ad esempio, è necessario presentare il modello ISEE al fine di fruire di strumenti di sostegno, tra cui l’assegno unico per i figli a carico, il bonus bollette, il bonus nido, tasse universitarie e così via.
Il calcolo dell’ISEE serve, dunque, a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie o di un singolo individuo. Per farlo vengono presi in esame diversi parametri: non solo il reddito ma anche il patrimonio mobiliare e immobiliare, oltre che le caratteristiche e la composizione del nucleo familiare.
Ad ogni modo, quando si parla di ISEE è necessario fare delle opportune distinzioni. In particolare, è molto importante conoscere la differenza tra ISEE ordinario e ISEE corrente. Di seguito spieghiamo perché.
ISEE ordinario e ISEE corrente: quali sono le differenze?
Come tutti ormai sanno, l’attestazione ISEE rappresenta la chiave d’accesso a numerosi aiuti economici che possono arrivare dallo Stato o dai Comuni. Ecco come viene definito il modello ISEE dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: “L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata”.
Tra le principali agevolazioni troviamo: il bonus per luce, gas e acqua, la riduzione per la mensa scolastica e asilo nido, il bonus libri scolastici e così via. Inoltre, la cifra dell’assegno unico per figli a carico viene calcolata tenendo conto di diversi fattori, ma viene determinato in base al valore ISEE della famiglia. Insomma, attualmente, l’ISEE è un documento centrale. Eppure, non tutti conoscono la differenza tra ISEE ordinario e ISEE corrente. Ebbene, mentre l’ISEE ordinario fotografa la situazione reddituale e patrimoniale dei due anni precedenti a quello della dichiarazione (per l’ISEE 2023 si fa riferimento ai redditi prodotti e ai patrimoni posseduti nel 2021), l’ISEE corrente fotografa la situazione degli ultimi dodici mesi.
In buona sostanza, risulta utile qualora si intenda richiedere prestazioni assistenziali, bonus e sussidi, per i quali l’ISEE ordinario, facendo riferimento a una situazione economica migliore ma più lontana nel tempo, non consentirebbe l’accesso. Pertanto, è chiaro che per accedere all’ISEE corrente deve essersi verificata una variazione della condizione lavorativa, una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%, una diminuzione del patrimonio mobiliare o immobiliare della famiglia di oltre il 20% tra quanto posseduto al 31 dicembre dell’anno precedente e quanto indicato nell’ISEE ordinario (2 anni prima).