Smaltimento smartphone: ecco come gestirlo | Problemi soprattutto in Italia
Per lo smaltimento dei dispositivi elettronici arrivano nuove direttive, suggerimenti e indagini di mercato: ma l’Italia rimane indietro…
Con l’avvento dei dispositivi tecnologici di ultima generazione, soprattutto degli smartphone, era solo questione di tempo prima che la gestione del loro smaltimento iniziasse a preoccupare i dovuti enti.
Purtroppo le statistiche non pongono l’Italia al primo posto sotto questo aspetto: la raccolta dei rifiuti elettronici nel nostro paese ha registrato un calo nel 2022, interrompendo otto anni di crescita costante.
Al fine di facilitare la gestione di tali dispositivi, la Commissione Europea intende semplificare il processo di restituzione, riparazione e riciclaggio dei dispositivi.
Le linee guida fornite dalla Commissione includono l’adozione di incentivi finanziari, come sconti, buoni, sistemi di deposito o ricompense in denaro per aumentare il tasso di raccolta e favorire il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il recupero di tali prodotti. Come comportarci, dunque?
Cattive notizie per l’Italia: indietro rispetto al mondo, i dati parlano chiaro
Nel corso di quell’anno, solo 361.381 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) sono stati avviati al corretto riciclo, segnando un calo dell’ 8,6% rispetto all’anno precedente nelle regioni del Nord. Anche le regioni del Centro e del Sud hanno registrato rispettivamente una diminuzione del 6,3% e dell’1,1%.
Questa tendenza può essere attribuita a vari fattori, tra cui la mancata consegna dei rifiuti di piccole dimensioni da parte dei cittadini, flussi paralleli non ufficiali, una riduzione delle vendite di apparecchiature elettroniche e l’attribuzione errata dei codici Eer ai Raee. Inoltre, il rapporto evidenzia una notevole disparità tra le diverse regioni italiane per quanto riguarda il numero di centri di raccolta comunali, con solo il 15% di essi situato nel Centro Italia e il 28% nel Meridione. Ma per fortuna non esistono solo statistiche negative: ci sono vari tipi di risoluzione…
Le soluzioni della Commissione Europea
Un dato negativo non è indice che tutto sia andato perduto, e dovrebbe invece incoraggiare, oltre all’impegno collettivo, la ricerca di soluzioni alternative. Il sito “Statista”, per esempio, ha evidenziato che il mercato degli smartphone usati e ricondizionati ha raggiunto un valore di 50,5 miliardi di dollari a livello globale, ed è destinato a crescere ulteriormente, raggiungendo un valore previsto di 172 miliardi di dollari entro il 2033, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) dell’11,9%.
Inoltre, in Europa si cerca di sensibilizzare i cittadini attraverso la creazione di punti di raccolta accessibili e l’offerta di buste o etichette prepagate per la consegna dei dispositivi. L’UE incoraggia anche la formazione di partenariati tra organizzazioni per il riutilizzo e operatori di sistemi di ritiro, nonché l’implementazione di obiettivi di riutilizzo e preparazione al riutilizzo.