I rischi degli alimenti ultra-processati: possono portare al cancro | Uno studio a prova di questa teoria
Veloci, gustosi, economici, ma soprattutto letali: i ricercatori rivelano quando un’abbuffata di fast food può portare alla morte.
I cibi ultraprocessati sono prodotti alimentari che subiscono una forte lavorazione durante la loro produzione, come bevande gassate, pane confezionato, pasti pronti e la maggior parte dei cereali per la colazione.
I cibi ultraprocessati sono spesso relativamente economici, comodi e ampiamente pubblicizzati, spesso persino come opzioni salutari.
Tuttavia, questi cibi sono generalmente più ricchi di sale, grassi, zuccheri e contengono additivi artificiali, ed è ora ben documentato che siano correlati a una serie di cattivi esiti per la salute, tra cui obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari.
I ricercatori della Imperial’s School of Public Health di Londra, tuttavia, hanno prodotto la più completa valutazione finora dell’associazione tra cibi ultraprocessati e un rischio persino più mortale: quello di cancro.
La malattia colpisce indipendentemente dallo stato di salute
La ricerca ha richiesto circa 10 anni di studio, e i risultati sono a dir poco inquietanti: ad un consumo più elevato di cibi ultraprocessati è stato associato un maggiore rischio di sviluppare il cancro ovarico e cerebrale, con un’incidenza del 2% per ogni aumento di 10% di cibi ultra processati nella dieta di una persona, e un aumento del 6% di mortalità.
Questi collegamenti sono rimasti anche dopo aver tenuto conto di una serie di fattori socioeconomici, comportamentali e dietetici, come lo stato di fumatore, l’attività fisica e l’indice di massa corporea. Il team ha anche scoperto che un consumo più elevato di cibi ultraprocessati era associato a un maggiore rischio di sviluppare obesità e diabete di tipo 2 sia negli adulti che nei bambini.
La parola agli esperti: chi è a rischio e che cosa si sta facendo in merito
Secondo le dichiarazioni degli esperti, le famiglie a basso reddito sono particolarmente vulnerabili a questi cibi ultraprocessati economici e non salutari. Spesso, infatti, nuclei di questo genere possono essere tentati dal prezzo economico e dalla facile reperibilità di questi cibi, che non richiedono preparazioni lunghe o possiedono lunghe conservazioni, consentendo un acquisto massiccio e privo di scadenze a cui fare attenzione. I ricercatori ritengono che questi cibi dovrebbero essere sovvenzionati per garantire che tutti abbiano accesso a opzioni salutari, nutrienti ed economiche.
Alcuni paesi, come Brasile, Francia e Canada, si sono già mobilitati per ridurre il consumo di cibi ultraprocessati in tutto il mondo: questi paesi sono tra quelli che più frequentemente aggiornano le proprie linee guida dietetiche nazionali con raccomandazioni per limitare tali cibi. Il Brasile ha anche vietato la pubblicità di cibi ultraprocessati nelle scuole.