Attenzione alla TV accesa tutto il giorno: potrebbe essere la causa del rincaro bolletta
Le vecchie abitudini possono incidere sull’importo in bolletta: alcuni consigli su come gestire il periodo d’accensione e utilizzo delle TV.
In un periodo dove l’inflazione è dietro l’angolo e le spese domestiche aumentano, adottare misure per il risparmio energetico può essere fondamentale.
Non è necessario reinventare da zero il nostro stile di vita: basta agire sulle nostre abitudini e sulle attività che comportano sprechi di energia elettrica. Un esempio classico riguarda l’uso responsabile degli elettrodomestici ad alto consumo energetico, e in particolar modo del televisore.
L’uso prolungato della televisione è una pratica comune tra molte famiglie italiane. Casalinghe, pensionati e, in anni più recenti, persone che lavorano da casa fanno spesso affidamento sulla televisione come principale fonte di intrattenimento durante la giornata, e talvolta la tengono accesa anche durante la notte, involontariamente.
La frequenza e la durata dell’uso della televisione possono passare inosservate a molti, ma è importante capire quanto effettivamente consumi un televisore se rimane acceso per l’intera giornata. Pertanto, cerchiamo di rispondere a questa domanda esaminando i costi associati e riflettendo su come possiamo contribuire a un futuro economico più stabile e meno problematico, per noi e per gli altri.
Quanto consuma davvero un televisore acceso
La gamma di consumi energetici possibili per i televisori è ampia e varia, con potenze che vanno dai 50 ai 600 Watt. Quando si calcola il costo effettivo dell’energia elettrica, è importante considerare che il costo medio si attesta intorno a 0,25 €/kWh. Conoscendo le proprie abitudini di consumo e le specifiche del proprio televisore, è possibile calcolare in modo semplice la spesa energetica associata all’uso del dispositivo.
Il consumo energetico di un televisore è poi influenzato da diversi fattori, tra cui le dimensioni del display, la tecnologia utilizzata e le impostazioni di luminosità. Tra le opzioni attualmente disponibili sul mercato, le TV a schermo LCD tendono a consumare notevolmente più energia rispetto a quelle a LED, uno schermo più ampio consuma più di uno piccolo, e via discorrendo.
Qualche strategia di risparmio
Monitorare i consumi energetici è cruciale per ridurre l’impatto ambientale e i costi energetici. Per risparmiare denaro con il televisore, è consigliabile evitare le TV LCD, che sono notoriamente meno efficienti dal punto di vista energetico. Calcolando il consumo medio di un televisore LCD, si può stimare un costo di circa 1 euro al giorno, corrispondente a quasi 360 euro all’anno. Investire in un televisore più efficiente dal punto di vista energetico è una scelta saggia.
Inoltre, è importante considerare il costo dell’elettricità locale e adottare strategie tradizionali come la regolazione della luminosità dello schermo o l’uso della modalità di risparmio energetico. Anche ridurre il consumo in modalità stand-by, che può rappresentare un costo di circa 6 euro all’anno, è possibile collegando il televisore a una ciabatta con interruttore di accensione e spegnimento per un risparmio energetico efficace e pratico.