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Bonus carburante 2023, in arrivo la misura contro il caro benzina: a chi spetta e quali sono gli importi

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Tra le ipotesi sul tavolo dell’esecutivo, il bonus carburante 2023, la misura per contrastare il caro benzina. Ecco chi potrà beneficiarne e quali sono gli importi previsti.

La squadra di governo continua a lavorare sul bonus carburante 2023, una nuova misura per sostenere gli italiani nella lotta al caro prezzi ed in particolare al caro benzina.

Del resto, con l’impennata dei prezzi del carburante, che attualmente tocca i 2 euro anche al self service, è necessario un deciso intervento da parte del governo per contrastare tale emergenza. Per questo motivo, tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe quella di una nuova social card, proprio come quella utilizzata per l’iniziativa “Dedicata a te” per la spesa alimentare, da destinare in particolare alle famiglie bisognose. Anzi, si ipotizza che l’accredito del contributo per il carburante possa avvenire proprio sulla prepagata distribuita a luglio per la spesa alimentare.

Secondo alcune indiscrezioni, il bonus economico per contrastare il caro carburante, sarebbe già dovuto partire, ma al momento resta fermo in fase di valutazione. Intanto, cerchiamo di capire chi potrà beneficarne e quali saranno gli importi riconosciuti.

Bonus carburante 2023: le ipotesi

La notizia certa è che il bonus benzina sarà costituito da un contributo economico del quale potranno usufruire le famiglie in situazione di disagio economico. La misura di contrasto al caro carburanti potrebbe avere un importo pari a 80 euro, caricati mensilmente sulla carta “Dedicata a te”, la social card distribuita a luglio che prevedeva un contributo unico di 382,50 euro per l’acquisto di beni e alimenti. In questo caso, il beneficio è stato riconosciuto a circa 1,3 milioni di famiglie, composte da almeno tre persone e con un valore ISEE non superiore a 15 mila euro. Dunque, i criteri per il riconoscimento del bonus anti caro benzina potrebbero essere pressoché gli stessi.

Insomma, l’idea di un decreto ministeriale per far scattare l’accisa mobile, ovvero, il meccanismo che taglia le imposte sulla benzina proporzionalmente all’aumento dei prezzi, non sembra essere presa in considerazione dalla squadra dell’esecutivo, che invece sembra propenso a limitare gli aiuti esclusivamente ai redditi bassi.

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Ad ogni modo, nonostante si sperava in un avvio già in questi giorni, secondo alcune indiscrezioni, il via libera al contributo potrebbe non essere così imminente, ma potrebbe prendere forma dopo il varo della Nota di aggiornamento al Def, atteso per il 27 settembre. Un appuntamento particolarmente importante, da quale dipenderà la sorte di tante altre misure a sostegno del reddito come, ad esempio, la proroga del bonus bollette dopo il 30 settembre.