Ex Reddito di Cittadinanza, quanti si sono realmente iscritti alla nuova piattaforma per trovare lavoro: i dati sono sorprendenti
A inizio settembre è diventata finalmente accessibile la nuova piattaforma Siisl, creata per assistere gli ex percettori RdC alla ricerca di un impiego. Ma quanti occupabili si sono realmente iscritti?
Per i cosiddetti occupabili, luglio è stata l’ultima tranche per l’accredito del reddito di cittadinanza. Insomma, una fetta significativa dei percettori di Reddito di Cittadinanza, da agosto non usufruisce più del sussidio introdotto dall’ex Governo Conte. Proprio come ha sottolineato l’INPS, le famiglie che non hanno al loro interno anziani over 60, minorenni o soggetti disabili, hanno dovuto dire addio per sempre al reddito.
A sostituire il reddito di cittadinanza per questi cittadini, una misura tutta nuova, il Supporto per formazione e lavoro. Una misura personale ed utilizzabile dai singoli membri dei nuclei familiari, di età inclusa tra i 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare inferiore a 6 mila euro all’anno.
Il contributo, però, viene riconosciuto salvo la partecipazione a percorsi di formazione, orientamento e qualificazione lavorativa e l’iscrizione alla piattaforma Siisl. Ma a quasi 15 giorni dall’attivazione della piattaforma, quanti ex percettori RdC si sono realmente iscritti? I dati sono davvero sorprendenti.
Quanti occupabili si sono realmente iscritti alla piattaforma Siisl?
Come si legge in una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13 settembre scorso: “Salgono a 51.832 le domande per il Supporto per la formazione e il lavoro già acquisite dal nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), a cui si può accedere tramite il portale dell’INPS. Alle ore 13 del 13 settembre 2023 erano 31.014 le istanze presentate direttamente dai cittadini e 20.818 quelle inviate per il tramite dei Patronati”. Insomma, sebbene il successo dei primi giorni dal via libera alla nuova piattaforma Siils faceva ben sperare, ad oggi, a fronte del numero di ex percettori RdC (circa 113 mila) proprio che l’adesione sia piuttosto scarsa.
Il motivo potrebbe essere il fatto che molti riscontrano alcune difficoltà nel presentare la richiesta. Per questo può essere utile ricordare che per inoltrare la domanda è possibile chiedere il supporto di un ente di patronato.
In alternativa, per chi decide di operare in totale autonomia, sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è possibile trovare le linee guida da seguire: “Il relativo percorso di attivazione viene attuato mediante la piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa presente nel sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) attraverso l’invio automatico ai servizi per il lavoro competenti. All’atto della domanda, l’interessato viene informato che attraverso il SIISL riceverà l’informazione dell’accettazione della sua richiesta per proseguire il percorso di attivazione. La richiesta è quindi accolta dall’INPS, previa verifica del possesso dei requisiti […] Nella richiesta, l’interessato:
• rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità ove non abbia già una dichiarazione attiva;
• autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
• dimostra l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione”.