Whatsapp, attenzione alla bufala che sfrutta il terremoto in Marocco: può essere deleteria
Si tratta di una catena di Sant’Antonio che sta creando un elevato allarmismo tra gli utenti. Il rischio è che i nostri telefoni possano essere hackerati in pochi secondi
Whatsapp è una sorta di croce e delizia della nostra società. Ci consente di poter parlare in tempo reale con persone dall’altra parte del mondo, ma al tempo stesso ci può mettere in potenziali situazioni di pericolo. Ovviamente non è colpa di chi è lavora dietro a questa applicazione sempre all’avanguardia, bensì dei criminali della rete.
Essendo uno strumento utilizzatissimo (vanta oltre due miliardi di utenti che inviano un’infinità di messaggi vocali e messaggi testuali) è un veicolo perfetto per provare a compiere i propri loschi traffici. Per questo è sempre consigliato di stare attenti quando lo si ti utilizza. I rischi possono palesarsi da un momento all’altro.
Bufala del terremoto in Marocco: come si articola e come tenere alla larga il pericolo
Ad esempio le bufale o catene di Sant’Antonio in alcuni casi possono rappresentare un’enorme minaccia soprattutto in questa fase. Infatti in seguito al drammatico terremoto che ha colpito il Marocco starebbe girando una fantomatica “Seismic Wawes Card”, che ha già colpito migliaia di vittime.
La notizia è stata diffusa dal portale italiano Bufale.net che riporta il testo preciso dell’allarme che in questi giorni hanno ricevuto diversi utenti. Ecco di seguito.
Caricheranno alcune foto del terremoto in Marocco su WhatsApp. Il file si chiama Seismic Waves CARD, non apritelo e non vederlo, vi hackererà il telefono in 10 secondi e non potrà essere fermato in alcun modo. Condividi le informazioni con la tua famiglia e i tuoi amici. NON APRIRLO. Lo hanno detto anche in televisione.
Dunque in base a quanto sopracitato starebbero girando delle foto del terremoto avvenuto nel paese nordafricano compresse all’interno di un file dalla potenza inaudita. Il suo grado di pericolosità sarebbe talmente elevato tanto da riuscire ad hackerare un telefono in soli 10 secondi. Non importa il modello del telefono o il suo processore, almeno per il momento.
L’unica cosa che si può fare in questi casi per debellare questi subdoli raggiri è condividere la notizia a più non posso. Parlarne con amici e parenti può aiutare in maniera più consistente ad evitare che le persone possano cadere nella trappola. D’altronde di fronte alle immagini di una catastrofe del genere è praticamente impossibile rimanere indifferenti. Stando però alle ultime indiscrezioni si tratterebbe di una bufala e non ci sarebbe nessun pericolo in tal senso anche perché per hackerare un telefono moderno sono sicuramente necessari più di 10 secondi.