Truffe telefoniche, il nuovo raggiro è clamoroso: ti inganna con un trucco mai visto prima
La nuova pericolosa truffa sta dilagando negli Stati Uniti, ma anche in Italia si sono arrivati i primi segnali. Andiamo a scoprire i dettagli di questo raggiro
Alcune truffe sono così ben inscenate che di primo impatto non sembrano affatto delle manovre losche. Purtroppo proprio questo particolare porta diverse persone a cadere nelle reti costruite dai criminali della rete. Stavolta a quanto pare si sono davvero superati e si sono avvalsi anche dell’intelligenza artificiale per realizzare i piani diabolici.
La maggior parte dei casi finora si sono registrati negli Stati Uniti, ma anche in Italia ci sono state alcune segnalazioni. Un particolare questo che rende la questione ancor più inquietante e per questo meritevole di un accurato approfondimento. Conoscere il nemico infatti resta la principale arma per sconfiggerlo.
La diabolica truffa che clona il timbro della voce: come funziona
Questa truffa va ogni oltre immaginazione e sembra che sia in grado addirittura di clonare il timbro della voce. A lanciare l’allarme è stata l’azienda di sicurezza Trend Micro che hanno spiegato come avviene questo pericolosissimo raggiro. Il primo passaggio prevede l’acquisizione di informazioni relative alle vittime e dei propri familiari da parte dei criminali.
Avvalendosi dei social network questo compito risulta di gran lunga più semplice. Una volta immagazzinate le info necessarie i truffatori si servono dell’intelligenza artificiale o di strumenti molto sofisticati piuttosto affini per riprodurre la voce delle persone in modo accurato. Questo processo si chiama clonazione vocale.
In pratica il malcapitato di turno riceve una chiamata da parte dei criminali con la voce di un parente come ad esempio un figlio, un marito, una moglie o un genitore. Il passaggio successivo è richiedere del denaro e con questo escamotage è più che probabile che chi è dall’altro lato della cornetta possa cascarci.
I criminali grazie a Chatbot possono venire a conoscenza anche di altri particolari tra cui la geolocalizzazione. Facendo invece un esempio pratico, qualche settimana fa negli Stati Uniti una donna è stata chiamata da un numero anonimo e le è stato riferito che la figlia era stata rapita. Il malvivente per rendere il tutto più reale ha fatto sentire la voce della figlia che piangeva, chiedendole una cifra a titolo di riscatto. Un piano praticamente perfetto visto che qualunque genitore preso dal panico si lascerebbe abbindolare da tutto ciò. Al momento il problema sembra essere più relegato agli USA, anche se in Italia sembrano esserci state delle avvisaglie. Dunque, meglio stare attenti a ciò che si pubblica sui propri social, in particolare ai contenuti audio e video.