Soldi, vestiti, macchine? Niente di tutto ciò, per essere felici basta solo una cosa
Al contrario di quanto si pensa la felicità non sta nelle cose materiali o nel successo personale, bensì in un aspetto che spesso e volentieri sottovalutiamo
Passiamo una vita intera ad inseguire la felicità pensando che sia l’insieme di tanti fattori più o meno materiali o sia il frutto del raggiungimento di determinati obiettivi. Nulla di più errato. In realtà il tutto è circoscritto ad un concetto molto più semplice quasi inaspettato.
Ad affermarlo è la psicologa Anna De Simone che ha spiegato cosa si cela realmente dietro al concetto di felicità. Andiamo a scoprire la sua analisi inerente questa tematica di grande interesse collettivo. D’altronde a chi non interessa come raggiungere la felicità nel corso della propria esistenza?
Qual è l’ingrediente segreto per raggiungere la felicità
Seppur possa sembrare estremamente riduttivo la vera soddisfazione di ogni individuo è quello di godere della considerazione degli altri. Si vuole essere considerati e compresi nella propria interiorità e nella propria complessità. Tutti i beni principali di cui disponiamo come smartphone, vestiti all’ultima moda e le sempre più frequenti foto sui social sono solo dei veicoli per farsi notare, per poter gridare al mondo “io ci sono, io esisto”.
Si tratta di un desiderio che ha radici profonde, che parte dall’infanzia quando si cerca di farsi accettare a tutti i costi dai propri coetanei. Se poi col passare del tempo non si riesce a centrare questo obiettivo si diventa schiavi di qualcosa e vittime di qualche assurda forma di dipendenza.
I casi più emblematici sono l’eccesso di zelo al lavoro, le diete, la chirurgia, lo shopping o magari la vita di coppia. Ma si continua a fingere su quelle che sono le proprie sensazioni interiori. Si finisce per ritagliarsi un’immagine ideale con l’auspicio di raggiungerla nel più breve tempo possibile.
Solo così ci sentiremo amabili e considerati. Ed è qui anche la spiegazione sul perché molte persone inseguono spesso chi le fa soffrire. Si cade nel circolo vizioso di pensare che trasformare quell’indifferenza in un sentimento positivo ci renderà più degni. La realtà è che gli altri inizieranno a notarci solo quando avremo imparato a notare noi stessi. Stesso discorso per quanto concerne l’amore: potrai essere amato dal prossimo solo quando avrai iniziato ad amare te stesso. La realtà è che siamo degli esseri piuttosto complessi con dei bisogni più semplici di quel che spesso si tende a credere.