Panini gratis a vita, ma ciò che viene chiesto in cambio è clamoroso: tu accetteresti?
Si tratta di una campagna pubblicitaria lanciata da un noto brand statunitense che ha deciso di regalare panini gratis a vita a chiunque sia disposto a fare un “enorme sacrificio”
La pubblicità è un veicolo fondamentale a livello mondiale e senza di essa diverse opportunità sarebbero precluse. A tutto però c’è un limite. Non si può chiedere qualsiasi cosa in cambio della visibilità. Un principio che però non sembra appartenere a tutti. Alcune aziende pur di arrivare all’obiettivo sono disposte praticamente a tutto.
È il caso di Subway noto brand di fast food statunitense che ha chiesto ai propri avventori un compromesso a dir poco clamoroso pur di pubblicizzarsi in maniera costante. Una trovata più unica che rara, che al contrario di quanto si possa pensare sta anche trovando dei riscontri.
Cosa bisogna fare per poter avere panini a volontà senza pagare
La campagna pubblicitaria si chiama “Subway Name Change Challenge” e offre ai partecipanti la possibilità di avere una fornitura a vita di panini e sandwich ad una condizione “un tantino” particolare. La richiesta è quella di cambiare legalmente il proprio nome di battesimo con Subway diventando così un testimonial vivente della catena americana.
Le candidature come detto sono già tante e purtroppo alcune sono sicuramente dettate dalla condizione economica mondiale attuale che non è certamente delle migliori. Sia chiaro, l’iniziativa seppur abbia dei connotati piuttosto opinabili è assolutamente legale. Negli USA infatti ognuno può disporre del proprio nome come meglio ritiene opportuno.
Sicuramente il ritorno di immagine e l’impatto mediatico saranno altisonanti, ma anche l’ondata di critiche e polemiche avranno un’eco piuttosto ridondante. Con questo passaggio siamo arrivati a tutti gli effetti alla mercificazione della propria identità. Cambiare nome è nel diritto delle persone, a patto però che sia il frutto di una propria decisione. Un esempio classico è quello di cambiarlo perché quello scelto dai propri genitori non è di proprio gusto.
Venderlo in cambio di una scorta senza limiti di panini (che tra l’altro non sono nemmeno così salutari) non è di certo un bel messaggio che si dà a se stessi e alla collettività. Chiaramente bisogna trovarsi nelle situazione per poterne avere reale contezza. Negli USA sono molte le persone che vivono in situazione di povertà più o meno marcata e dinanzi alla possibilità poter avere del cibo gratuito per la propria famiglia non si può che alzare le mani. Per il resto i dubbi e le perplessità sono quanto meno fisiologici.