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Quando andare dallo psicologo: se ci sono questi segnali non puoi più rimandare

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La decisione di andare o meno dallo psicologo deve essere presa con consapevolezza, ma in alcuni casi i segnali sono piuttosto chiari e inequivocabili

Seguire un percorso da uno psicologo può essere piuttosto importante in alcune fasi della propria vita. Non sempre però si riesce a maturare questa consapevolezza. Alla volte si pensa erroneamente che affidarsi ad un esperto del settore possa essere un segno di debolezza o peggio ancora l’ammissione di essere “disturbati”.

Nulla di più sbagliato. La terapia psicologica se fatta bene e con la persona giusta può portare dei benefici che prima di iniziare non si potevano nemmeno immaginare. Al contempo però alle volte più che una scelta è praticamente una necessità, per questo è bene capire quali sono i campanelli d’allarme da non tralasciare per nessun motivo.

Quando la terapia da uno psicologo diventa necessaria: tutti gli indizi da non sottovalutare

La rete sanitaria del CUF sul proprio portale ha condiviso dei consigli piuttosto utili che possono aiutare gli individui a capire meglio quando è il caso di chiedere aiuto. D’altronde prima si agisce e più alte sono le possibilità che si riesca a superare prima la fase critica. A ciò va aggiunta anche la degenerazione a cui si va in contro qualora si prenda il problema sottogamba.

A prescindere da ciò se si manifestano determinati atteggiamenti non si può far finta di nulla e a tal proposito ecco quali sono i più frequenti:

  • ansia, preoccupazione e paura,
  • tristezza e bassa autostima,
  • mancanza di concentrazione e motivazione,
  • stanchezza e mancanza di energia,
  • produttività minore a scuola o al lavoro,
  • sbalzi d’umore,
  • scoraggiamento,
  • irritazione eccessiva,
  • isolamento o apatia,
  • paranoie o allucinazioni,
  • disturbi del sonno e dell’alimentazione,
  • cambiamenti improvvisi del desiderio sessuale,
  • consumo sconsiderato di droghe e alcol,
  • pensieri suicidi.
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Ovviamente la prima cosa da fare è parlarne con amici e parenti e magari iniziare a chiedere un primo consulto all’Asl (o strutture affini) in modo tale da poter essere indirizzato presso una struttura o uno studio privato di psicologi. L’importante è prendere di petto la situazione. Purtroppo però quando sopraggiungono stati d’animo particolarmente depressivi è difficile trovare la forza di reagire e in quel caso la differenza possono farla le persone che ci stanno affianco. Sta a loro l’arduo compito di portare i propri cari a comprendere che sarebbe opportuno intraprendere questa strada per potersi lasciare alle spalle tutti i malumori accumulati nel tempo. Non è semplice, ma nemmeno impossibile.