Sei disoccupato o inoccupato? Attenzione alla definizione, potrebbe farti risparmiare molti soldi
La differenza tra essere disoccupati e inoccupati: cosa comporta a livello fiscale
Lo status lavorativo con cui si definiscono i lavoratori ha molta importanza ai fini fiscali e anche proprio per la ricerca di un impiego. Pertanto è fondamentale per ogni individuo aggiornare la propria posizione recandosi presso i centri per l’impiego della propria città. Chi non lavora può dunque trovarsi in due condizioni lavorative:
- può essere inoccupato, condizione che si verifica quando non si è mai effettivamente lavorato. Non è stato mai stipulato cioè con l’individuo in questione un contratto di assunzione, tranne ovviamente le condizioni lavorative non retribuite quali i tirocini e gli stages;
- può essere disoccupato, condizione che si verifica invece quando cessa un rapporto di lavoro, a seguito quindi dell’interruzione di un contratto di lavoro. In quel caso il lavoratore avrà un’anzianità di disoccupazione che maturerà per tutto il tempo durante il quale non avrà un nuovo contratto.
Spesso la disoccupazione offre numerosi “vantaggi” fiscali, grazie a bonus e contributi specificamente dedicati a chi, avendo interrotto un rapporto di lavoro, si presuppone si trovi in difficoltà economica. Molte volte ci si è posti il problema di fare attenzione alla distinzione tra disoccupazione e inoccupazione, dando appunto priorità ai disoccupati.
L’idea di fondo è che il disoccupato si trovi in una situazione di maggiore disagio in quanto potrebbe avere perso il lavoro per ragioni aliene dalla sua volontà, ed essere pertanto bisognoso di un reddito su cui contare. Spesso gli inoccupati sono invece coloro che non hanno mai lavorato poiché sono o sono stati studenti, dunque hanno in qualche modo potuto contare sul sostegno delle famiglie.
I cambiamenti in materia di esenzione dal ticket sanitario
Per tali ragioni molte esenzioni sono solitamente dedicate solo ai disoccupati e finora anche l’esenzione dal ticket sanitario ha seguito la stessa trafila. Recenti aggiornamenti normativi tuttavia hanno dato una svolta in senso positivo alla situazione.
Negli ultimi mesi il Consiglio di stato ha difatti decretato che ai fini dell’assegnazione dell’esenzione dal pagamento del ticket sanitario la distinzione tra disoccupato e inoccupato è superflua. Perciò l’agevolazione fiscale viene automaticamente estesa anche a chi è in condizione di inoccupazione, a differenza di quanto accadeva in passato.
Nello specifico è stato detto che deve considerarsi esente da tale pagamento il lavoratore che è privo di lavoro, quindi a prescindere dal fatto che abbia svolto o meno attività lavorativa in precedenza.
Motivi della revisione normativa
La revisione normativa è stata fatta in quanto all’interno dell’idea di fondo di un aggiornamento e di uno svecchiamento delle leggi sulle esenzioni fiscali e sulle agevolazioni concesse ai lavoratori. Nello specifico essa è il frutto di una risposta a un quesito posto al Ministero della salute.