Rinunciare al caffè è un sacrilegio per gli italiani, ma se prendi questi farmaci devi farlo
Lasciarsi andare ad una o più tazzine di caffè al giorno è un qualcosa che fa parte della cultura del Bel Paese. Purtroppo però se si assumono alcuni farmaci va tassativamente evitato
Il caffè è un rito sacro per ogni italiano che si rispetti. Anche all’estero siamo ben noti per questo rapporto viscerale con questa bevanda nella sua forma tipicamente nostrana, ovvero l’espresso. Non importa dove, l’importante è prenderne almeno uno al giorno altrimenti si rischia di non carburare e non riuscire a sopperire ai molteplici impegni della propria quotidianità.
C’è chi ne beve anche più di 3-4 che sarebbe la dose consigliata a prescindere dalla propria condizione di salute. In alcuni casi però è assolutamente vietato, in particolar modo qualora si assumano determinati farmaci con una certa frequenza.
Quali farmaci sono incompatibili con il caffè
La rivista Health.com ha rivelato infatti quali sono i farmaci con cui il caffè non si sposa per niente bene. Tra questi c’è la Levotiroxina. Trattasi di un medicinale che si prende in caso di ipotiroidismo. Quando si prende questo medicinale è utile aspettare almeno 30 minuti prima di prendere un caffè. Se non si aspetta questo lasso di tempo si rischia di ridurre l’efficacia del farmaco e di continuare a presentare un quadro clinico di ipotiroidismo.
Il caffè può inoltre interferire con vari farmaci che si utilizzano contro il diabete visto che la caffeina può alzare il livello di insulina nel sangue, soprattutto con aggiunta di zucchero. Altri farmaci a cui prestare la massima attenzione sono la pseudofedrina e la fexofenadina che solitamente si usano contro raffreddore e allergie.
Le controindicazioni riguardano anche l’arminofillina e la teofillina che si usano per constare l’asma. Attenzione ai farmaci utili per contrastare la depressione come la fluvoxamina, la amitriptillina, l’imipranina e l’escitalopram. Anche chi soffre di problemi di pressione deve riguardarsi dal bere troppi caffè. Si rischia di rendere meno efficace la terapia che si sta seguendo.
I due farmaci da attenzionare minuziosamente in questi casi sono il verapamil e il propanololo. In generale come in ogni aspetto della vita sarebbe opportuno non esagerare così da evitare qualsiasi tipo di problema. D’altronde tra teorie e dicerie il caffè non sempre gode di una buona fama. Ad oggi però non ci sono delle chiare evidenze volte a demonizzare questa bevanda in maniera oggettiva. Ragion per cui il motto “berlo si ma senza eccedere” potrebbe essere decisamente risolutore.