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Dichiarazione dei redditi PF o Modello 730? Ti aiutiamo a scoprire quale metodo conviene

irpef a credito
Quale modello scegliere per la dichiarazione dei redditi?
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Gli accrediti Irpef: come richiederli. La differenza dei rimborsi tra 730 e Dichiarazione PF

Ogni anno i dipendenti pubblici e privati o comunque chiunque sia percettore di un reddito, si cimenta o delega un professionista per la compilazione della propria dichiarazione dei redditi. All’interno della stessa si vanno a dichiarare tutte le cifre guadagnate durante l’anno, inserendo al contempo le spese mediche, i beni mobiliari e immobiliari posseduti e le eventuali esenzioni.

Quello che viene fuori è un risultato che ci può garantire un Irpef a credito o a debito. In caso di credito siamo dunque beneficiari di un accredito a nostro favore. Dovremo poi decidere come riceverlo e come utilizzarlo.

In ogni caso vi sono 2 modi per effettuare la dichiarazione in questione: la dichiarazione dei redditi PF (persone fisiche) oppure il Modello 730. Ognuno di essi ha la sua peculiarità, ma soprattutto cambiano le tempistiche di erogazione del credito spettante.

Quando arrivano le erogazioni con i due modelli

La differenza tra i modelli dunque, anche se ambedue efficaci, sta in particolar modo nelle tempistiche di accredito. Molti in effetti preferiscono di gran lunga effettuare la compilazione del 730, il quale ha tempi di pagamento molto più brevi, pertanto risulta essere il più diffuso degli strumenti adoperati.

Il metodo 730/2023 risulta pertanto essere quello più utilizzato dagli italiani in quanto permette di ricevere il rimborso che ci spetta anche già nel periodo compreso tra luglio e novembre. Una specificazione da fare è la differenza che intercorre tra:

  • indicare un sostituto d’imposta – vuol dire che il nostro datore di lavoro sarà tenuto ad anticipare il rimborso che ci spetta e che lo stesso sarà poi indennizzato dallo stato in un secondo momento. In tal caso l’accredito sarà inserito in busta paga e lo si potrà immediatamente riscuotere;
  • indicare l’iban di accredito – in questo caso non vi saranno intermediari ma l’Agenzia delle entrate accrediterà direttamente sul nostro conto corrente il rimborso. Tuttavia per l’erogazione bisognerà attendere il mese di dicembre.

Tuttavia, qualsiasi delle opzioni si scelga, la dichiarazione Pf risulta essere la più lenta. In effetti i rimborsi con essa vengono erogati molto lentamente, prolungandosi talvolta fino al mese di marzo dell’anno successivo.

Ciò accade perché con questa dichiarazione si è soggetti a maggiori controlli da parte dell’Agenzia delle entrate, solo a seguito dei quali si potrà indicare se sia possibile o meno accettare la richiesta di rimborso.

Irpef a rimborso
Le tempistiche per ricevere il rimborso Irpef dopo la dichiarazione.
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Come scegliere il modello da compilare

Naturalmente la maggior parte delle persone è portata a orientarsi verso l’uso del modello 730. Tuttavia si consiglia comunque di lasciarsi indicare il metodo più congeniale da un professionista, rivolgendosi a un commercialista o al proprio Caf di riferimento.