Case green: quali sono gli interventi necessari e quali costi bisogna sostenere | Italiani nel panico
Andiamo a vedere cosa fare per adeguarsi alle direttive europee sulle case green e quanto è necessario spendere. Tutti i dettagli in merito
L’Europa chiama e l’Italia è chiamata a rispondere. Entro il 2030 le abitazioni dovranno essere almeno in classe F mentre entro il 2033 bisogna avanzare fino alla classe D. Sono escluse le case al di sotto dei 50 metri quadri o quelle che per altri motivi (vincoli ad esempio) non possono essere modificate facilmente.
Sono circa 11,1 milioni quelle che tra 10 anni dovranno essere almeno in classe D. Un tempo sufficiente per potersi allineare, a patto però che ci siano i fondi necessari per poterlo fare. Scopriamo quali sono gli esborsi previsti per poter rispondere alle direttive dell’Unione Europea.
Case Green: costi e interventi di riqualificazione energetica necessari
Una prima stima è stata fatta dall’associazione dei consumatori Codacons secondo cui la spesa per le ristrutturazioni degli edifici privati potrebbe raggiungere quota 108 miliardi di euro. Nello specifico gli interventi di riqualificazione energetici previsti dall’Ue riguardano l’efficientamento energetico.
Quindi si va dal cappotto termico alla sostituzione degli infissi fino ad arrivare alle nuove caldaie a condensa e ai pannelli solari. Lavori che hanno costi piuttosto vari e che dipendono molto dalla tipologia dei materiali scelti e dall’ubicazione territoriale degli edifici. Il cappotto termico ad esempio ha un costo medio che va da 180 a 400 euro al metro quadrato mentre per gli infissi il range è tra 10.ooo e 15.000 euro.
Capitolo caldaia. Per una casa di 100 metri quadri la spesa va da 3.000 a 8.000 euro. Se è ibrida con pompa di calore chiaramente il costo lievita. Per un impianto fotovoltaico da 3 kW la spesa sa sostenete è invece di circa 7.000-11.000 euro. Tutto dipende dai pannelli fotovoltaici utilizzati.
Facendo una stima totale servono almeno 35.000 euro e nei casi più dispendiosi si può arrivare a toccare la soglia dei 60.000 euro ad abitazione. I lavori dovranno essere effettuati al momento della vendita dell’immobile oppure al momento della ristrutturazione dell’edificio. Il calcolo complessivo se si considerano tutte le case che necessitano di una “svecchiata” va da 63 a 108 miliardi di euro visto che sono circa 1,8 milioni gli edifici interessati.
Insomma, l’investimento non è di poco conto, ma per fortuna per una volta il tempo non è tiranno. In una decade si può mettere a posto la propria abitazione un po’ alla volta senza rischiare di rimanere fuori dalla normativa nel 2033. L’importante è attivarsi altrimenti diventerà impossibile vendere casa e poterla valorizzare.