I paesi del mondo in cui è più facile trovare lavoro: qual è la posizione dell’Italia
Andiamo a scoprire in che condizioni versa l’Italia per quanto concerne l’occupazione giovanile e qual è il raffronto con il resto dei paesi europei
Il problema del lavoro in Italia non è di certo una novità, ma quando ci sono i numeri a testimoniarlo lo scenario cambia drasticamente e ci si rende conto a maggior ragione dello stato delle cose. A tal proposito il Bel Paese è in cima alla non edificante classifica dei NEET per quanto concerne l’Unione Europea.
Per chi non lo sapesse questa categoria ricomprende i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 34 anni che non hanno un impiego, che non studiano e e non frequentano corsi di formazione o tirocini. Nel 2020 la percentuale è arrivata a toccare il 29,4% contro una media europea del 17,6%.
In quali paesi d’Europa è più semplice trovare lavoro
Andando ancor più nello specifico il tasso di occupazione nel nostro paese varia tra il 58% e il 59% a fronte di una media europea del 72-73%. Per allinearsi al resto del vecchio continente l’Italia dovrebbe creare almeno altri 5 milioni di posti di lavoro. Per effetto di ciò moltissimi ragazzi decidono anche a malincuore di emigrare all’estero per poter avere un lavoro più dignitoso.
Una delle mete più gettonate sotto questo punto di vista è sicuramente la Svizzera. Non è molto lontana e consente di avere guadagni piuttosto importanti e prospettive di crescita abbastanza allettanti. Restando in Europa Polonia e Spagna rappresentano altre due prospettive interessanti almeno per quanto concerne le offerte lavorative.
Interessante anche l’Olanda, ma in questo caso bisogna fare i conti con una lingua che non è per niente semplice da imparare. Inoltre nel paese nordeuropeo possono aspirare a grandi traguardi soprattutto coloro che hanno un’alta professionalità in mansioni tecnologiche, quindi è importante avere un percorso di studi importante alle spalle.
Uscendo dai confini europei la miglior opzione resta sempre quella del “sogno americano”. Gli Stati Uniti sono l’ideale per i lavoratori autonomi e gli imprenditori che possono godere di molti vantaggi a livello fiscale rispetto all’Italia. Spazio anche per chi parte dal basso e per chi si accontenta di uno stile di vita modesto.
Più o meno al medesimo livello c’è il Regno Unito. Con la Brexit però non è più così semplice insediarsi, ma gli italiani sul suolo britannico sono sempre in un numero piuttosto considerevole. Canada, Australia, Nuova Zelanda e Giappone chiudono la top ten dei paesi in cui è più semplice trovare un lavoro. Viste le distanze (anche culturali) però in questi casi c’è da mettere in conto anche la prospettiva di cambiare radicalmente stile di vita.