Eredità, cosa succede in caso di morte di un genitore: a chi va la casa in mancanza di testamento
Esistono precise regole per la divisione dell’eredità in caso di mancanza di testamento. Vediamo cosa stabilisce il Codice Civile.
La perdita di un genitore è sempre un avvenimento spiacevole, che spesso sconvolge le giornate di chi rimane. Pertanto, nell’immediato risulta difficile pensare agli adempimenti da compiere in seguito all’accaduto. Tuttavia, la morte di un genitore comporta una serie di operazioni da espletare.
Innanzitutto, va comunicato all’INPS il decesso, affinché venga immediatamente bloccata l’erogazione della pensione ed evitare il rischio di dover restituire prestazioni pensionistiche indebitamente accreditate. Ma non solo! Infatti, è necessario informare l’INPS del decesso, anche per un’eventuale richiesta della pensione di reversibilità.
Un altro passaggio fondamentale è comunicare il decesso agli istituti di credito dove il defunto risulta titolare di eventuali conti e depositi, così come dovranno essere informati tutti gli enti fornitori di utenze domestiche ed il PRA, nel caso il defunto risulti proprietario di veicoli. Ma tra gli adempimenti più importanti da espletare, in caso di decesso di un genitore, c’è la presentazione della dichiarazione di successione. La dichiarazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dalla scomparsa, da uno dei soggetti chiamati all’eredità. Ma cosa succede in mancanza di un testamento? A chi spetta il patrimonio ereditario? Scopriamolo nelle prossime righe.
Chi eredita in mancanza di un testamento
In caso di mancanza di testamento, per stabilire a chi spetta l’eredità alla morte di una persona, bisogna far riferimento al Codice Civile che prevede una disciplina molto dettagliata.
Il legislatore stabilisce che, quando mancano disposizioni di ultima volontà alla morte di una persona, l’eredità spetta al coniuge e ai figli del defunto, si parla in tal caso di successione legittima. Questo significa che, in mancanza di testamento, il patrimonio del genitore defunto andrà diviso in parti uguali fra il coniuge rimasto e i figli. In caso di un solo figlio, l’eredità viene divisa a metà tra questo ed il coniuge, mentre, spettano complessivamente i due terzi del patrimonio ereditario ai figli se sono due o più e un terzo al coniuge.
Nel caso in cui, invece, il defunto non aveva figli, una parte della quota ereditaria spetta ai fratelli ed ai genitori, se ancora in vita, oltre che due terzi del patrimonio al coniuge. Infine, in mancanza sia di coniuge che di figli, il patrimonio ereditario viene diviso tra i genitori e i fratelli del defunto, o comunque i rispettivi discendenti.