Divieto contanti dal 1 settembre una clamorosa novità: dove si potrà pagare solo con la carta
Il provvedimento ha del clamoroso e mira a contrastare la grave crisi di liquidità e l’alta inflazione. Vediamo dove sarà applicato e come funzionerà nello specifico
La lotta al contante è iniziata già da diversi anni, ma al momento è ancora nella sua fase embrionale. L’obiettivo è quello di arrivare in futuro ad avere un sistema dove le monete e le banconote non saranno più utilizzate per lasciare spazio esclusivamente ai pagamenti elettronici.
Ad onor del vero ormai iniziano a vedersi di meno anche le carte fisiche. In tanti infatti caricano i propri strumenti di pagamento sul proprio smartphone così da evitare eventuali problemi di smarrimento delle tessere e per rendere il tutto ancor più semplice e tecnologico. In Italia attualmente il limite di utilizzo dei contanti è di 5.000 euro. Al di sopra di questa soglia è necessario pagare con strumenti tracciati.
Addio ai contanti dal 1 settembre 2023: i dettagli dell’esperimento
Dal prossimo 1 settembre però anche per cifre nettamente inferiori ci sarà questo tipo di obbligo, almeno per quanto concerne uno specifico servizio. Di quale si tratta? Del distributore di carburante. Niente paura però, la questione non riguarda l’Italia, almeno per il momento. L’iniziativa è stata presa dal Governo di Cuba che qualche giorno fa ha annunciato la sua volontà di limitare la circolazione dei contanti per contrastare l’inflazione e la crisi di liquidità.
Quindi da settembre chiunque debba fare rifornimento sull’isola caraibica è meglio che lasci i contanti a casa. A spiegare il tutto è stara la conglomerata statale Cimex: “Dal 1 settembre al 31 ottobre inizierà la graduale eliminazione del contante come mezzo di pagamento alle stazioni di servizio”.
Nella fase iniziale i benzinai potranno incassare i pagamenti con carte prepagate con chip, carte a banda magnetica nazionali e pagamenti digitali con QR Code per far pagare i propri clienti. Si tratta di una misura che va di pari passo con la “bancarizzazione del Paese” già annunciato qualche settimana fa con una conferenza stampa tenuta dal vicepresidente della Banca centrale cubana Alberto Quinones Bentancourt.
L’ultima legge prevede infatti un limite di 5000 pesos (circa 200 dollari) oltre il quale si dovrà necessariamente pagare con mezzi bancari. Dunque una presa di posizione netta di un paese che non è certamente tra i colossi mondiali a livello economico. Per questo bisognerà capire cosa faranno le altre nazioni, tra cui l’Italia che sotto questo punto di vista sta facendo dei passi ancora troppo lenti.