Taxi gratis dopo la discoteca: come funziona e dove è già attivo il servizio
L’iniziativa è stata ideata dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo una riunione al Ministero delle Infrastrutture con influencer e rappresentanti del settore
Il servizio taxi gratuito fuori dalle discoteche finalmente è realtà. Un provvedimento di cui si è tanto parlato negli scorsi mesi e che adesso parte ufficialmente nella sua fase sperimentale. Un modo per limitare i tragici incidenti del “sabato sera” con ragazzi che spesso si mettono alla guida in condizioni non propriamente idonee.
D’altronde quando si va a ballare difficilmente si beve solo acqua, ragion per cui è bene trovare delle contromisure per garantire il divertimento e la sicurezza al tempo stesso. Vediamo come si articola nello specifico e in quali zone il piano (per cui sono stati stanziati dal Mit circa 60mila euro) è già attivo.
Taxi gratis: chi può richiederlo e come funziona il servizio in questa fase di sperimentazione
Si parte con un periodo di prova che va da agosto a metà settembre con una serie di locali selezionati appositamente per la sperimentazione. Le discoteche aderenti al programma (saranno rese pubbliche e facilmente identificabili) avranno un punto di riferimento dedicato presso cui i clienti in stato di ebrezza potranno prenotare un taxi gratuito per tornare a casa.
Nel primo weekend di agosto hanno aperto le danze i seguenti locali: Mascara All Music, Mantova; Il Muretto, Jesolo Lido (Venezia); Praja, Gallipoli (Lecce); Baia Imperiale, Gabicce Mare (Pesaro – Urbino); Naki Discoteca, Pavia e La Capannina, Castiglione della Pescaia (Grosseto).
Per poter usufruire del taxi gratuitamente sarà necessario mostrare il proprio documento e dimostrare di aver consumato alcol presso il locale. Chiaramente ci saranno delle limitazioni per scongiurare abusi o richieste fraudolente. Al momento della prenotazione verrà fornito un codice identificativo che dovrà essere comunicato al tassista al momento del ritiro.
Il conducente ovviamente sarà pagato, ma ciò avverrà attraverso un voucher che sarà consegnato direttamente dalla discoteca che però potrà disporne di una specifica quantità secondo gli accordi stabiliti con le autorità locali. Dopo la fase sperimentale se tutto andrà per il verso giusto, il programma sarà esteso anche ad altre discoteche che decideranno di aderire. Nel servizio sono comprese anche la chiamata e la tariffa notturna.
Insomma, d’ora in poi non bisognerà preoccuparsi dei costi da sostenere all’uscita dalla discoteca. Si potrà tornare a casa sani e salvi senza rinunciare a qualche drink in più. L’obiettivo è ridurre il più possibile le morti per incidenti stradali in seguito alla movida. Nel 2023 se ne sono già registrate 760 circa di cui 35 solo nell’ultimo fine settimana di luglio.