Home » Conto corrente: si può aprire dopo segnalazione al CRIF? Ecco le possibilità

Conto corrente: si può aprire dopo segnalazione al CRIF? Ecco le possibilità

Conto corrente
Solofinanza.it

Vediamo se e quando è possibile aprire un conto corrente anche dopo una segnalazione alla Centrale Rischi Finanziari. Tutti i possibili scenari

Aprire un conto corrente al giorno d’oggi è una prassi. Di fatto è impossibile non averne uno su cui depositare i propri risparmi e i propri guadagni. Può però però capitare che alle volte possano esserci degli ostacoli di non poco conto che non consentono di poterlo aprirlo facilmente.

Ad esempio in seguito ad una segnalazione al CRIF, ovvero la Centrale dei Rischi Finanziari gestita da privati e non collegata alla Banca d’Italia possono insorgere delle difficoltà piuttosto rilevanti. Un discorso valido sia per i privati che per le aziende. Infatti essere all’interno di quell’elenco può chiudere diverse porte con le banche che potrebbero essere piuttosto restie nei confronti di chi ha avuto difficoltà creditizie in passato.

Si può aprire un conto corrente dopo segnalazione al CRIF? Ecco cosa dice la legge

Queste segnalazioni avvengono quando si fallisce nel pagamento delle rate di un finanziamento come ad esempio un mutuo. Il nome del debitore viene inserito nel Registro dei cattivi pagatori andando a compromettere la sottoscrizione di un nuovo conto corrente. Stesso discorso per il CC in rosso per troppo tempo.

Per quanto concerne le segnalazioni la durata può variare nel seguente modo:

  • 12 mesi per 2 rate non pagate,
  • 24 mesi nel caso in cui le rate non pagate siano 3,
  • 36 mesi per debiti più gravi.

La cancellazione avviene poi automaticamente dopo 5 anni. Per risanare la propria storia creditizia è essenziale saldare i debiti e richiedere la rimozione dall’elenco dei cattivi pagatori. Le info vengono condivise con il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC), registri che hanno al loro interno dati finanziari dei clienti. In generale le attività del CRIF avvengono in conformità al Regolamento UE 2016/679 rispettando la normativa sulla privacy.

Conto
solofinanza.it

Tra le alternative per evitare problemi di pagamento con le rate c’è senz’altro la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che offre una soluzione flessibile. Se poi non si riesce proprio ad aprire un nuovo conto corrente, tra le alternative si possono annoverare le carte di credito senza conto corrente bancario. Anche il conto corrente di base, che deriva dall’accordo delle banche aderenti al consorzio Patti Chiari, può essere una soluzione. Soprattutto per chi ha una situazione piuttosto drastica sotto questo punto di vista, può essere di certo un gran bel compromesso. Ovviamente è sempre meglio evitare di precipitare in problematiche finanziarie simili.