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Oblio Oncologico, finalmente sbarca in Aula la proposta di legge | Una speranza per milioni di italiani

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maria elena boschi – foto facebook – solofinanza.it

Finalmente sbarcata in aula alla Camera la legge per il riconoscimento dell’oblio oncologico, che consentirà a chi è stato diagnosticato un tumore ed è poi guarito di non dover dichiarare la malattia nei documenti ufficiali. Di seguito tutti i dettagli.

Nel nostro Paese si contano 3,6 milioni di cittadini ai quali è stato diagnosticato il cancro, di cui, il 27 per cento può essere considerato guarito, dunque, non necessita di ulteriori terapie. Questo significa che, oggi in Italia, un milione di persone ha vinto la propria battaglia contro il cancro. Purtroppo, però, non sempre la guarigione clinica corrisponde a quella sociale.

Infatti, troppo spesso, sebbene un cittadino riesca a lasciare la malattia alle spalle e venga considerato guarito clinicamente, si trova di fronte diversi ostacoli che gli impediscono di riprendere una normale vita in società. Nonostante la conclusione delle cure antitumorali, ai soggetti guariti dal cancro viene negato l’accesso a servizi finanziari come, ad esempio, prestiti e mutui o la stipula di una polizza assicurativa, o ancora vengono discriminati nel diritto all’adozione o all’affidamento di minori.

Finalmente, dopo Francia, Portogallo, Belgio, Lussemburgo e Spagna, anche in Italia è approdata in aula alla Camera dei Deputati la Proposta di legge sull’Oblio Oncologico, ovvero, il diritto di chi è guarito dal cancro a non rivelare informazioni sul proprio passato sanitario per non subire discriminazioni. Il testo firmato dalla deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi e Patrizia Marrocco di Forza Italia si prefigge di restituire “…speranza e libertà a milioni di italiani…” ha commentato Cappellacci di Forza Italia.

Oblio oncologico: la proposta di legge contro le discriminazioni

Approdata in Camera dei Deputati la proposta di legge firmata da Maria Elena Boschi di Italia Viva: “Finalmente è approdata in aula alla Camera la mia proposta legge sull’oblio oncologico. Una legge che vuole cancellare una vera e propria discriminazione”. Per la deputata chi oggi guarisce da un tumore subisce discriminazioni “quando chiede un mutuo in banca per la casa o un prestito per la macchina, se vuole stipulare una polizza vita o un’assicurazione medica” oppure “se vuole adottare un bambino”.

Pertanto, la legge sancisce il diritto all’oblio oncologico, prevedendo che le persone guarite dai tumori non siano tenute a fornire informazioni sulla pregressa malattia. Sono previsti due scaglioni temporali entro i quali si avrà diritto all’oblio oncologico: dieci anni dalle cure senza ricadute per chi ha avuto il cancro dopo i 18 anni, mentre, il periodo si riduce a cinque anni per chi lo ha avuto in età giovanile o pediatrica. “Colmiamo un vuoto normativo – ha commentato Patrizia Marrocco la deputata di Forza Italia – nessuno dovrà vedersi negato un diritto, risultato di una giusta lotta sociale per eliminare uno stigma nei confronti delle persone che hanno avuto il cancro.

Scegliere di non fornire informazioni sulla propria malattia e non esser identificati con essa dovrebbe essere un diritto di ogni paziente guarito da un tumore, visto il numero sempre più alto di guariti, grazie alla ricerca e all’innovazione, la cui aspettativa di vita è la stessa di una persona del medesimo sesso ed età nella popolazione generale”.

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Insomma, una norma di civiltà pensata per i pazienti, che ci auguriamo veda la luce prima possibile.