Allerta blackout: il caldo ti spegne la luce | Si può richiedere un indennizzo, quanti soldi ti spettano
Caldo insostenibile su tutta la penisola: i blackout mettono in ginocchio la popolazione
Un’estate torrida e fuori controllo sta creando non pochi disagi a tutta la penisola italiana. Gli ultimi anni sono trascorsi all’insegna di estati sempre più calde e inverni sempre più rigidi. La crisi climatica fa nettamente sentire la propria influenza e ormai sono davvero molti i fenomeni naturali fuori controllo, dalle piogge torrenziali inaspettate sino alle frane e alle inondazioni. Nelle ultime settimane il caldo asfissiante ha afflitto tutta la nazione italiana, facendo correre la popolazione ai ripari, che si è barricata in casa senza uscire nelle ore più calde. Addirittura è stata richiesta la cassa integrazione per gli operai che lavorano nel settore dell’edilizia pubblica e privata per evitare che lavorassero nelle ore di maggiore calore.
Il caldo intenso sta provocando anche innumerevoli danni agli impianti elettrici. Sono tantissimi ormai i casi di blackout e di gravissimi disservizi alle forniture energetiche, che hanno provocato non pochi danni alle famiglie e a moltissime attività commerciali. A denunciare la situazione di emergenza è Consumerismo No Profit, che denuncia la grave situazione in cui versano molte regioni e parla apertamente di allerta blackout.
Tra le regioni più colpite vi è la Sicilia, che ormai registra fino a cento blackout al giorno, ma molti casi eclatanti sono stati riscontrati anche nella città di Roma, dove molti turisti sono rimasti bloccati per più di mezz’ora nella metro senza aria condizionata. A Napoli invece le temperature hanno così tanto surriscaldato l’asfalto da arrivare a danneggiare i cavi sotterranei. Molti negozi rimasti senza corrente elettrica hanno dovuto chiudere in anticipo.
Esiste la possibilità di richiedere un indennizzo
Insomma visto che i danni dovuti al caldo sono tanti anche in senso economico, si è pensato di mettere a disposizione un indennizzo. La normativa prevede nello specifico indennizzi per le vittime di interruzione di fornitura che si basano su precisi parametri che variano in base al comune di residenza. A grandi linee il funzionamento del meccanismo è il seguente:
- nei comuni con meno di 5.000 abitanti l’indennizzo può essere chiesto a seguito di interruzione di fornitura per 16 ore consecutive;
- nei comuni dai 5.000 fino a meno di 50.000 abitanti l’indennizzo può essere richiesto con un’interruzione continua di almeno 12 ore;
- nei comuni con più di 50.000 abitanti si può richiedere indennizzo a seguito di almeno 8 ore di interruzione consecutiva.
Ulteriori forme di tutela
Oltre a queste tipologie di indennizzo, le società fornitrici di energia elettrica fanno scattare un rimborso di 30 euro in automatico a tutti i clienti sulla cui fornitura si è registrato un’interruzione di almeno 4 ore, incrementato di 15 euro per ulteriori 4 ore, fino a un massimo di 300 euro.