In previsione una nuova importante sanatoria per l’evasione fiscale: ecco cosa prevede il Decreto bollette.
All’interno del Decreto Bollette è stata approvata, in modo non troppo evidente, una nuova sanatoria per l’evasione fiscale.
All’interno di questo decreto sono previste diverse cose, come la proroga dei crediti di imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas.
Non solo: il Decreto Bollette ha allargato il pubblico dei possibili beneficiari del bonus sociale luce e gas, oltre alla previsione di un credito di imposta per le start up innovative.
Tra le altre cose, è prevista una sanatoria nascosta: una sorta di tregua fiscale per alcune determinate categorie di persone.
I grandi evasori fisali hanno la possibilità di sanare i loro problemi grazie al nuovo Decreto Bollette: per recuperare una parte delle cifre che sono state evase, il Governo ha deciso di nascondere all’interno della nuova legge una sanatoria che si rivolge a chi ha evaso somme talmente tanto alte da non riuscire ad essere calcolate.
Questi evasori possono aderire a questa normativa che prevede la cancellazione dei reati penali nel caso in cui i soggetti colpevoli abbiano aderito o abbiano intenzione di aderire alle definizioni agevolate a cui si riferisce la legge di bilancio 2023. In questo modo il Governo vuole far ripartire su nuove basi il rapporto tra contribuenti e Fisco.
Il Decreto Bollette permette di cancellare il reato di evasione fiscale nel momento in cui il contribuente dimostri di aver regolarizzato le violazioni e l’evasione commessa attraverso le sanatorie agevolate previste dalla Legge di Bilancio 2023 con la possibilità di rateizzare il pagamento dovuto nei confronti del Fisco. Un’iniziativa che mira ad appianare il rapporto incrinato tra contribuenti e Fisco, necessario per fare in modo che tutti gli italiani riescano ad essere gravati da meno tasse.
Possono essere cancellati reati fiscali come l’omissione del pagamento dell’Iva, l’omissione del versamento delle ritenute e l’indebita compensazione di crediti non spettanti. Gli evasori non saranno puniti nel caso in cui troveranno un accordo con l’erario pubblico e sarà possibile giungere ad una rimozione del reato di evasione fiscale in alcune situazioni e per determinate somme, come 150 mila euro per ciascun periodo d’imposta nell’omesso versamento di ritenute, 250 mila per ciascun periodo d’imposta nell’omesso versamento di Iva e 50 mila euro annui per l’indebita compensazione dei crediti non spettanti.