Condono fiscale, l’annuncio di Salvini spiazza tutti: cosa cambia per i debitori italiani
Cosa ha detto Salvini in merito al condono fiscale. Le sue parole però hanno destato scalpore tra i membri dell’opposizione: ecco lo scenario attuale
Il condono fiscale è un tema piuttosto delicato in Italia e negli ultimi giorni e tornato a parlarne Matteo Salvini. Il vicepremier ha annunciato alcune novità in merito durante la visita allo stabilimento Mermec-Ferrosud di Matera. Alle domande dei cronisti sulla questione ha rilanciato l’ipotesi di rivedere la situazione debitoria di milioni di italiani.
L’ha definita come questione fondamentale alla stregua della riforma della giustizia. L’obiettivo a detta di Salvini è quello di dar vita ad una grande e definitiva pace fiscale tra fisco e contribuenti per liberare milioni di italiani che ormai da troppi anni è ostaggio dell’Agenzia delle Entrate.
Pace fiscale e reazione degli altri esponenti della politica
A suo modo di vedere non sarebbe un assist per gli evasori, infatti ha insistito sul fatto che la misura possa essere destinata ad una specifica platea di contribuenti che versa in una o più situazioni debitorie. In sintesi secondo Salvini se qualcuno ha un problema fino a 30.000 euro che si trascina da anni sarebbe l’ora di chiuderlo definitivamente.
Gli si chiede una parte e si azzera il tutto ha spiegato il leader della Lega Nord, spiegando che questo canale privilegiato nel caso potrebbe essere aperto solo ai cittadini che hanno fatto la dichiarazione dei redditi, ma non sono riusciti a pagare tutto quello che dovevano. Al momento però da un punto di vista parlamentare non si muove nulla in tal senso.
Per effetto di ciò si sono scatenate diverse reazioni da parte del mondo della politica, in particolar modo da chi è all’opposizione. D’altronde la pace fiscale secondo alcuni è solo un modo per permettere agli evasori di farla franchi mentre per altri tra cui appunto Salvini è solo un modo per mettere fine a situazioni che si protraggono da decenni.
Tra i principali detrattori della corrente di pensiero del Governo Meloni (anch’essa qualche tempo fa era intervenuto su delle dinamiche affini) c’è Giuseppe Conte, che è a capo del M5S. In un post su Facebook ha definito questi modi di fare come l’espressione di una retorica che incoraggia nell’immaginario collettivo il rifiuto del senso civico e che alimenta il falso mito dell’illegittimità delle tasse. Anche Calenda ha criticato aspramente questa possibilità visto che in Italia ci sono diversi problemi tra cui sanità e scuola e avere delle risorse in più da cui attingere sarebbe piuttosto importante.