economia e finanza

Luglio, un mese scoppiettante per Agenzia delle Entrate e Inps: in arrivo comunicazioni per tutti

Fioccano le comunicazioni di Inps e Agenzia delle entrate.
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I due colossi della gestione contributiva fanno partire i controlli

Il mese di luglio si prospetta infausto per molti contribuenti. Se si era pensato di essere al riparo da controlli e sanzioni proprio ora che sono state presentate gran parte delle dichiarazioni dei redditi, ma a quanto pare abbiamo innanzi un mese intenso di accertamenti.

Già in molti hanno cominciato a ricevere delle comunicazioni dagli enti gestori della contribuzione italiana, che richiedono di regolarizzare le proprie posizioni. Tali comunicazioni arrivano perlopiù via mail e sembrano avere il carattere dell’urgenza, creando pertanto non poca preoccupazione negli italiani cui vengono richiesti chiarimenti in merito alle loro posizioni contributive.

Quali comunicazioni inviano Agenzia delle entrate e Inps?

A inviare le comunicazioni sono Inps (Istituto nazionale di previdenza sociale) e Agenzia delle entrate. Entrambi gli enti richiedono un controllo immediato della propria posizione. Le lettere in questione hanno le seguenti motivazioni come oggetto di accertamento:

  • Inps – si rivolgono perlopiù ai professionisti senza cassa e ai lavoratori parasubordinati. A essi viene richiesto di regolarizzare la propria posizione contributiva inerente la gestione separata. Si richiede perciò il pagamento di contributi non versati così come riscontrato dai controlli effettuati dall’ente. Questo tipo di comunicazione non si presenta come un’ingiunzione di pagamento ma come una richiesta di regolarizzare la posizione, anche se viene presentata con urgenza in quanto il mancato ulteriore pagamento delle cifre può scatenare conseguenze più gravi;
  • Agenzia delle entrate – le centinaia di lettere inviate nelle ultime settimane ha per oggetto svariate motivazioni ma, nella maggior parte dei casi, esse si concentrano sulle difformità riscontrate nella presentazione dei modelli Isa. I controlli di Ade in tal senso si sono concentrati sul triennio che va dal 2019 al 2021. Inoltre spesso le irregolarità possono provenire da una mancata presentazione della dichiarazione Iva o dalla presentazione della stessa in forma errata. In questi casi è opportuno riparare quanto prima per evitare che il problema divenga di entità maggiore.
Inps e Agenzia delle entrate inviano entro tutto il mese di luglio richieste di accertamento.
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Cosa fare per risolvere

La prima cosa da fare per capire cosa ci stanno chiedendo Inps e Agenzia delle entrate è quella di visitare il proprio cassetto fiscale, da soli o con l’ausilio di un professionista incaricato, al fine di controllare nel dettaglio la comunicazione ricevuta e capire il riferimento ad anni di imposta e difformità riscontrate.

Dopodiché, qualora l’irregolarità provenga dal modello Isa, si potrà anche procedere alla correzione dello stesso con una presentazione, pagando semplicemente una piccola sanzione per ravvedimento operoso.