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Non è vero ma ci credo: perché alcune numerazioni mancano negli hotel di tutto il mondo

La numerazione discontinua delle camere d’hotel: i motivi dietro i numeri mancanti.
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Alberghi e superstizione: alcuni numeri di stanze vengono volontariamente omessi dai gestori

Non è vero, ma ci credo. Questa l’espressione resa celebre dal noto Principe della risata, Totò, con cui si andava a sottolineare il fatto che pur non dando adito alla superstizione e alle credenze popolari, è sempre meglio prendere ugualmente le proprie precauzioni. Sulla scia di ciò si può comprendere anche tutta la credenza che avvolge gli alberghi e su cui viene proiettata una certa attenzione al simbolismo dei numeri.

Pur sembrando apparentemente un fenomeno sciocco e superficiale, le voci popolari sui numeri e sul loro significato hanno influenzato a tal punto l’animo umano, da mettere i gestori alberghieri nelle condizioni di dover prendere taluni provvedimenti. Spesso infatti, potremo notare che gli hotel saltano alcuni numeri di stanza, preferendo evitare l’attribuzione di una certa fama a una camera piuttosto che un’altra.

Così ci troveremo a osservare o direttamente il salto di un numero che viene evitato, o anche la ripetizione del numero precedente in formato -bis. Nello specifico a essere evitati sono i numeri di stanza 13 e 420. Ma perché?

Perché non sono mai presenti le stanze n. 13 e n. 420

In merito alla stanza n. 13 le credenze sono legate alla superstizione che il numero 13 porta con sé. Da sempre si dice che il 13 porti sfortuna, anche se il senso negativo del numero proviene dall’estero più che dall’Italia. Proprio nel continente americano sono diffusissime le leggende sul numero 13 e sui racconti horror che ruotano spesso intorno a Venerdì 13 in particolare. In Italia il corrispettivo del 13 è rappresentato dal numero 17 che, complice la Smorfia napoletana, è sinonimo di disgrazia e malaugurio. Tuttavia non ci si stupisce se scorrendo i numeri delle stanze lungo il corridoio di un hotel, ci si ritrova dinanzi ai numeri 12, 12-bis, 14, e così via.

La stanza n. 420 viene invece evitata per alte ragioni. Infatti negli anni Settanta un gruppo di ragazzi californiani cominciò a usare questo numero come un codice per indicare che era possibile fumare cannabis. Da quel momento il numero in questione è divenuto una sorta di simbolo della marijuana. Per questa ragione i gestori evitano di lasciare questa disponibile e ne saltano la numerazione, o al massimo vi specificano in maniera molto chiara accanto il divieto di fumare.

Motivi ben precisi per l’assenza dei numeri 13 e 420 negli hotel.
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Perché gli albergatori assecondano le dicerie

Gli albergatori evitano di inserire queste stanze per ragioni diverse. Nel caso della n. 13 si vuole solitamente evitare di avere sempre una camera vuota, in quanto sono in tanti a rifiutare la prenotazione dinanzi a quel numero. Per la 420 invece, l’esigenza è più legata a risparmiare di dover richiamare all’ordine clienti presi dall’entusiasmo.

Vi sono poi molti albergatori che invece cavalcano l’onda delle dicerie di questi numeri, lasciando perciò le stanze in questione e arredandole a tema per essere ironici.