Vediamo come richiedere il bonus palestra e piscina 2023 e quanto si risparmia accedendo a questa misura. Tutto quel che c’è da sapere in merito
Fare sport è importante per la propria salute ma anche per il proprio benessere psicologico e sociale. Nella società contemporanea però il raffronto in tal senso è nettamente diminuito rispetto al passato. Sulla base dei dati statistici Istat si segnala che il 38% delle persone di età pari o superiore a 3 anni in Italia non fa nessun genere di attività fisica.
Diversi i fattori che hanno portato a questo trend piuttosto triste tra cui la diminuzione degli spazi destinati ai bambini e della sicurezza di pedoni e ciclisti che in strada rischiano sempre di più di fare pericolosi incidenti. Anche il progresso dell’automazione nelle faccende domestiche ha una sua incidenza.
A ciò però vanno anche le spese che bisogna sostenere per poter imbastire queste strutture. A tal proposito il Governo ha pensato a qualcosa che possa aiutare a chi è in questo ambito in modo tale che possano essere garantite più chance ai cittadini. Per questo è stato ideato il bonus palestra e piscina che è stato confermato anche per il 2023.
Il Dipartimento dello Sport ha infatti creato una piattaforma che consente ai privati di richiedere dei contributi a fondo perduto entro un lasso di tempo di poco più di due settimane. È stata ponderata appositamente per chi ha diritto a questi benefici e ha lo scopo di facilitare il processo di accesso ai contribuiti a fondo perduto erogati dal Governo, in particolar modo dal Ministro dello Sport e della Gioventù in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per sostenere lo sport è fondamentale che le palestre e le piscine siano ben strutturate ad accogliere persone di tutte le età, dai bambini agli adulti. Molti paesi esteri hanno già fatto notevoli passi in avanti in tal senso. Questi paesi pongono una maggiore enfasi sull’attività sportiva e quindi forniscono incentivi superiori alle persone.
Lo scorso 24 marzo sono state erogate le risorse ad ASD e SSD ufficialmente iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche. Le condizioni per accedere al servizio sono state poi delineate nel Dpcm del 10 giugno 2022. I gestori degli impianti sportivi hanno presentato richieste di risorse per 58 milioni di euro, mentre i gestori di impianti di nuoto hanno richiesto 67 milioni di euro. C’è tempo fino al 19 luglio per presentare le richieste a fondo perduto sulla piattaforma telematica (avvisibandi.sport.governo.it).