Hai fatto lo SPID? Adesso forse dovrai dirgli addio | I cambiamenti europei sull’identità digitale
Nuovi orizzonti per l’identità digitale: a breve diremo forse tutti addio allo Spid
Lo Spid da qualche anno a questa parte è divenuto qualcosa di assolutamente imprescindibile per le prenotazioni online, per un appuntamento alla posta o una visita medica, per scaricare i propri certificati di residenza, accedere al proprio cassetto fiscale e tanto altro ancora. L’identità digitale è divenuta così un must have per tutti i cittadini.
Sono difatti negli ultimi anni molti i gestori che hanno messo a disposizione il proprio marchio e i propri servizi per permettere a chi volesse di creare la propria identità Spid. Dalle Poste italiane ad Aruba, a Infocert, fino ad arrivare a Namirial, molti hanno reso possibile la diffusione dello Spid.
Tuttavia di recente qualcosa sta cambiando e proprio ora che in Italia anche i meno avvezzi alla tecnologia sembra si stiano adattando all’idea di usare un’identificazione digitale per accedere a specifici servizi, probabilmente dovremo dire addio allo Spid.
Quali novità vuole introdurre l’Unione Europea
L’Unione Europea è la fautrice dei cambiamenti in atto anche in materia di identità digitale. L’idea però non è quella di abbandonare lo Spid per rimuoverlo semplicemente dalla nostra quotidianità, ma c’è di fondo l’intento di creare una sorta di identità digitale europea.
Dunque si prospetta di dare vita a una sorta di cittadinanza europea sotto il punto di vista del digitale. Si parla di un cosiddetto EU Digital Wallet, che corrisponde all’incirca all’attuale Spid e garantisce un alto livello di sicurezza ai cittadini a livello però europeo.
A quanto pare questo nuovo sistema includerebbe anche la possibilità per le persone fisiche di apporre una firma digitale elettronica gratuita, andando a sostituirsi alle attuali firme digitale a pagamento.
Quello a cui punta l’Europa è dunque l’uniformarsi dei sistemi di connessione e identificazione dei cittadini, offrendo svariati servizi e permettendo di svolgere le attività sotto un’elevata cybersicurezza.
Quali previsioni per il prossimo futuro
L’idea è che entro il 2030 l’utilizzo dell’identità digitale sarà così avanzato che l’EU Digital wallet risulterà un elemento necessario. La previsione è quella di poter garantire il servizio dimodoché almeno l’80% della popolazione europea sia in grado di utilizzarla per accedere ai principali servizi pubblici.
Queste almeno sono state le parole del Ministro svedese della Pubblica Amministrazione a riguardo, il Signor Erik Slottner.