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Colloquio di lavoro, attenzione a chi ti assume subito: i dettagli che non ti devono sfuggire

Come affrontare un colloquio di lavoro.
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Affrontare un colloquio di lavoro: come valutare le vibes dell’azienda che ci sta ricevendo

Quante volte ci siamo trovati a essere alla ricerca di un impiego, temporaneo o di lunga durata? La lunga trafila per accedere al mondo del lavoro è fatta di invio di curriculum e candidature via mail o attraverso application form messe a disposizione degli utenti. Quando veniamo selezionati lo step successivo è il colloquio di lavoro, e qui ci impegniamo al 100% per dare il meglio e apparire nella nostra forma migliore.

Curiamo la nostra immagine, il dress code, la proprietà di linguaggio. Vogliamo apparire spigliati e presenti, disponibili e versatili. Fare una buona impressione è la nostra parola d’ordine. Ma ci siamo mai chiesti quanto sia importante anche valutare l’altra parte? Si parla cioè di comprendere quale sia l’azienda che ci sta valutando in quel momento e quali sono le sue intenzioni. Insomma dobbiamo essere valutati ma dobbiamo anche valutare l’impresa, perché non tutti i lavori devono necessariamente essere fatti appositamente per noi.

I segnali da cogliere per individuare le red flags dell’azienda

L’urgenza e la voglia di mettersi in gioco spesso ci obnubilano la mente e ci spingono a voler apparire al meglio senza però pesare davvero il datore di lavoro che ci sta di fronte al colloquio. Ecco alcuni segnali da cogliere e valutare con attenzione:

  • ci dicono che si tratterà di un lavoro self-started – vuol dire che saremo lanciati nella ressa senza nessuna spiegazione. Non vi sarà affiancamento iniziale;
  • ci specificano che si tratta di un ambiente di lavoro frenetico – è un modo diplomatico per affermare che saremo sobbarcati di lavoro, oltre quanto pattuito;
  • ci chiedono di essere multitasking – vuol dire che molto probabilmente dovremo svolgere più ruoli, facendo anche il lavoro di altre persone che non assumono;
  • ci chiedono di tenere in azienda documenti di identità e titoli di studio dopo l’assunzione – non si tratta di una cosa legale e si consiglia di cercare altrove;
  • ci fanno domande sulla nostra vita privata – si tratta nella migliore delle ipotesi di sessismo. Tendenzialmente molti datori di lavoro cercano di capire se le donne hanno intenzione di diventare madri, perché non vogliono pagare la maternità.
I segnali negativi che ci dà l’azienda al colloquio.
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Come comportarsi

Il segreto è prestare attenzione alle domande e ai dettagli. Bisogna essere presentabili e intraprendenti, ma è necessario avere un buon occhio e spirito critico così da non cadere nei tranelli dei datori di lavoro.