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I disagi causati dal lavoro: il malessere provato dagli italiani | Uno studio ce lo racconta

Il malessere provocato dal mondo del lavoro: stress, molestie, mobbing. Cosa influenza il disagio sociale.
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Lavoro, stress e malessere: la correlazione tra i fattori e la spinta a mollare tutto

Il mercato del lavoro è un mondo complesso ed estremamente problematico oltre che da un punto di visto economico, proprio da quello umano e sociale. Difatti sono tante le problematiche che si scatenano in molti lavoratori a seguito di professioni poco soddisfacenti o soggette a carichi di lavoro estremamente pesanti.

A seguito dell’emergenza da Covid 19 sono mutate le condizioni lavorative in tutto il mondo perché la crisi generale ha portato alla chiusura di innumerevoli aziende, ma anche perché lo stress ha influenzato decisamente il modo di percepire il lavoro e infine poiché ha dato la spinta al fiorire del cosiddetto smart working.

Già nel 2022 alcune indagini avevano mostrato una tendenza fortissima e crescente da parte dei lavoratori ad abbandonare il proprio posto di lavoro. Uno studio condotto dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro parlava di addirittura 1 milione e 81 mila lavoratori pronti a cessare il loro rapporto lavorativo.

Nel 2023 i dati appaiono addirittura ancora più allarmanti.

Cosa svela lo studio Eurispes 2023

A condurre lo studio nel 2023 è stato Eurispes, che riesce a inquadrare coi suoi dati il malessere e il pessimismo degli italiani nel mondo del lavoro. Le motivazioni che spingono verso la decisione di cessare il proprio rapporto lavorativo sono svariate, ma tutte guidate da sentimenti negativi nei confronti della propria posizione professionale.

Molti ne fanno un discorso inerente il tempo libero e la qualità della vita, altri invece premono sul desiderio di mettersi in proprio e dunque non essere più dipendenti ma titolari della propria professione.

Analizzando i dati percentuali si evince che:

  • il 44,3% lamenta carichi lavorativi troppo pesanti e insostenibili;
  • il 39,2% accusa di non riuscire a ritagliarsi tempo per sé;
  • il 34,3% non riesce a dedicare tempo ai propri affetti familiari;
  • il 33,6% non regge il peso degli spostamenti casa-lavoro;
  • il 27,4% soffre per l’insicurezza del proprio posto di lavoro.

Il problema del precariato e delle condizioni contrattuali non sempre convenienti non migliora le cose. Sono molti gli italiani ad affermare di aver svolto nel corso dell’ultimo anno un doppio lavoro, e sono altrettanto quelli che hanno accettato lavori con competenze molto più basse rispetto a quelle possedute.

Eurispes 2023: cosa provoca il malessere degli italiani e li spinge a licenziarsi.
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Ulteriore grave elemento che influisce sugli abbandoni

Oltre alla mole di lavoro, allo stress, ai lavori mal pagati o che sottostimano la risorsa umana, emerge negli ultimi anni un ulteriore elemento di abbandono del posto di lavoro: trattasi del grosso numero di casi di violenze e di molestie sessuali che stanno sempre più frequentemente emergendo.