L’Intelligenza Artificiale ci sta togliendo il lavoro: chi rischia e chi invece può dormire sonni tranquilli!
Poco alla volta, Chat GPT e company ci stanno togliendo il lavoro. Sono tanti i professionisti che rischiano di essere sostituiti dall’IA, ma fortunatamente non tutti!
Molti conoscono già Chat GPT, il nuovo strumento di OpenAI che nasce con l’intento di rendere l’interazione con i sistemi di intelligenza artificiale più fluida e naturale. In buona sostanza, grazie ad algoritmi avanzati di apprendimento automatico, è in grado di elaborare il linguaggio naturale e generare risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso.
Un grosso aiuto per l’umanità intera, almeno questo è quello che sostengono quelli di OpenAI che, tuttavia, minaccia di lasciare in panchina dal mondo del lavoro tante persone.
Ma mentre, sono numerose le professioni che rischiano di scomparire “per mano” dell’Intelligenza Artificiale, molte altre, non importa quanto sia avanzata, non hanno nulla da temere. Ecco chi rischia e chi, invece, può dormire sonni tranquilli.
Intelligenza Artificiale: ecco chi rischia di perdere il lavoro e chi può stare tranquillo
Chi ha utilizzato Chat GPT, acronimo di Generative Pretrained Trasformer, lo sa! Si tratta di uno strumento rivoluzionario in grado di generare, partendo da un input, una risposta pertinente e coerente all’interno della conversazione. L’intento di OpenAI, l’organizzazione no profit per la ricerca sull’intelligenza artificiale che si è occupata della realizzazione di Chat GPT, era quello di migliorare l’interazione tra utenti e macchina, attraverso una vasta gamma di applicazioni, dal servizio clienti alla traduzione linguistica fino alla scrittura creativa. A quanto pare, però, Chat GPT e company hanno avuto un forte impatto anche sul modo del lavoro, decretando l’estinzione di molti mestieri e professioni. Pertanto, il nuovo strumento di OpenAI ha suscitato non pochi timori! In particolare, la generative AI promette di svolgere molte attività routinarie, garantendo ottimi risultati in tempi nettamente inferiori rispetto a quelli impiegati dall’uomo.
Nell’occhio del mirino dell’Intelligenza Artificiale, dunque, sono principalmente le professioni legate alla tecnologia. Fortunatamente, nonostante l’avanzare del progresso, ci sono mestieri che secondo un’indagine condotta dalla stessa OpenAI, possono dormire sonni tranquilli.
Nello specifico, si tratta dei lavori manuali, che non richiedono la generazione di un testo, un’immagine o un video. Secondo OpenAI, sono salvi, almeno per ora, questi “34 mestieri:
• Macellaio e confezionatore di carne
• Lattoniere
• Muratore, tagliaboschi, piastrellista e marmista
• Falegname
• Pittore, posatori di carta, intonacatore e stuccatore
• Idraulico, tubista e montatore di apparecchi di riscaldamento
• Atleta e sportivo
• Addetto al rifacimento di tetti e coperture industriali
• Parrucchiere
• Conduttore di attrezzature per pavimentazione e rivestimento
• Giardiniere
• Cuoco
• Pescivendolo e addetto alla lavorazione della carne
• Produttore di stampi e anime per fonderia
• Installatore e riparatore di linee elettriche
• Installatore e riparatore di vetri di veicoli
• Sommozzatore
• Muratori di cemento e finitori di calcestruzzo
• Meccanico di autobus e camion e specialisti dei motori diesel
• Meccanico di motocicli
• Operaio addetto alla palificazione
• Addetto agli impianti di primo trattamento del petrolio
• Operatore di piattaforme petrolifere, petrolio e gas
• Operatore di macchine di scavo e di carico e di macchine da traino, miniere a cielo aperto
• Operatore macchine agricole
• Operatore su nave
• Operatore di attrezzature per la posa e la manutenzione dei binari ferroviari
• Produttore di pompe sommerse per pozzo
• Posatore di pavimenti, esclusi tappeti, legno e piastrelle dure
• Riparatore di materiali refrattari, esclusi i muratori
• Gommista
• Cameriere, addetto alla ristorazione e barista
• Fabbro
• Scalpellino.”