Trovare parcheggio con approccio scientifico: la ricerca sul mondo della mobilità
Per chi vive in città, e soprattutto chi è residente in grandi metropoli, trovare parcheggio è forse una delle attività più estenuanti di un automobilista. Oltre al traffico e agli eventuali km da percorrere in una giornata tipo, l’attività di ricercare uno spazio dove poter far sostare il proprio veicolo non è semplice.
Due matematici americani, Paul Krapivsky e Sidney Redner hanno fatto di questa questione uno studio matematico. Pubblicando la loro tesi sul Journal of statistical mechanics hanno analizzato la correlazione tra la difficoltà effettiva di parcheggiare e lo stato umorale dei conducenti, unitamente anche ai loro tratti caratteriali.
I due studiosi, che hanno condotto la loro analisi statistica su molti automobilisti, hanno alla fine stabilito che esistono 3 tipologie di conducenti e che questi operano 3 tipologie di strategie per parcheggiare il proprio veicolo:
Immettendo tutti i dati insieme al pc, i due studiosi hanno decretato che l’approccio vincente è proprio quello del conducente prudente. Molto dipende sempre da svariati fattori esterni, ma adoperando una strategia che si colloca nella media vincono tutti: il tempo speso in automobile è minore e allo stesso modo l’umore degli automobilisti non rischia di peggiorare come quello di chi è costretto o a percorrere km a piedi per arrivare a destinazione o deve girare e rigirare nella speranza di un miracolo.