Hai dimenticato di pagare l’Imu? Forse puoi ancora cavartela
C’è ancora una possibilità per i ritardatari: pagare l’Imu in scadenza il 16 giugno si può.
L’imposta municipale sugli immobili (IMU) è una tassa cui devono sottostare tutti i cittadini e le imprese che posseggono degli immobili. Molto cambia naturalmente in base alla tipologia di proprietà e alla sua estensione. Vi sono inoltre numerosi casi in cui eccezionalmente si può risultare esenti al pagamento della tassa.
L’Imu, che sostituisce la precedente tassa chiamata ICI, va pagata annualmente, ma solitamente viene scaglionata in due grosse tranches: una prima a giugno e la seconda di saldo a dicembre. Entrambe le date hanno la propria scadenza entro il 16 del mese. Il pagamento viene effettuato attraverso un f24 che può essere pagato autonomamente attraverso il proprio homebanking o presso uno sportello bancario, oppure affidando mandato a un commercialista che agisca in nostra vece.
La tempistica per pagare l’acconto è ormai scaduta ma, passato il 16 giugno, sembra ci sia ancora la possibilità per i ritardatari di recuperare.
Come procedere e cos’è il ravvedimento sprint
Non pagando la rata di giugno si va incontro a una sanzione per mancato versamento. Per evitare che ciò accada si può ancora provvedere a pagare ma aggiungendo un ravvedimento operoso sulla tassa. In questo caso si può usufruire del cosiddetto ravvedimento sprint: trattasi di una maggiorazione dell’imposta a cui si aggiungono gli interessi calcolati a partire dal giorno in cui vi sarebbe dovuto essere il pagamento effettivo. La versione sprint del ravvedimento prevede invece una sanzione ultra ridotta dello 0,1% giornaliero.
Bisogna però rispettare una condizione fondamentale: il pagamento in ritardo non deve avvenire oltre i 14 giorni dalla scadenza originaria. Pertanto, gli f24 con scadenza 16 giugno potranno essere pagati con questa soluzione fino al 30 giugno.
Superata questa data si può invece usufruire del cosiddetto ravvedimento breve, che prevede una sanzione del 1,5% in maniera fissa. Oltre questa data andremo invece incontro a i ravvedimenti ordinari e lunghi, con un tasso molto più alto.
Dove inserire la cifra del ravvedimento?
Di qualunque tipologia sia il ravvedimento operato, esso va inserito all’interno del f24 in un rigo a parte, indicando il codice tributo di riferimento che in questo caso sarà 3918. Il calcolo del ravvedimento si consiglia di lasciarlo fare a un esperto, affidandosi perciò alla consulenza di un esterno, come ad esempio il proprio commercialista.