Truffe bancarie, forse puoi accedere a una tutela | Il caso che crea un precedente
Allerta truffe bancarie: puoi perdere i tuoi soldi e scoprirlo solo molto dopo. Per fortuna c’è una forma di tutela
Al giorno d’oggi tutti hanno un conto in banca, poiché è pratico e sicuro adoperare questa forma di conservazione del denaro. Mentre un tempo si aveva l’abitudine di conservare i propri risparmi in contanti, perlopiù tenendoli in casa in nascondigli segreti o al massimo nelle casseforti, attualmente i conti bancari sono divenuti indispensabili.
I conti bancari sono sicuri, trasparenti e facilmente gestibili. Inoltre offrendoti la possibilità di adoperarli in abbinamento con delle carte di debito o di credito, essi possono permettere anche un semplice utilizzo dei propri fondi pe pagamenti quotidiani e veloci.
Tuttavia è bene prestare molta attenzione poiché le truffe sono sempre dietro l’angolo e non sempre si può disporre di un’adeguata forma di tutela.
Il caso di una famiglia derubata e rimborsata
Quello che è accaduto a una famiglia nel maggio del 2022 però, fa ben sperare in un’apertura normativa nei confronti della tutela del consumatore. Difatti gli intestatari del conto bancario, una donna anziana e i suoi due figli, sono stati vittime di una truffa. Qualcuno con l’inganno era riuscito a impossessarsi dei dati di un componente della famiglia, potendo così accedere al conto ed effettuare tre operazioni non autorizzate, sottraendo così la cifra di ben 64.500 euro.
Suddette transazioni sono state subito disconosciute dalla banca, ma l’istituto non aveva provveduto ad avvisare i suoi clienti della situazione né tantomeno aveva spostato i fondi su un fondo protetto al fine di tutelarli dalla truffa online. Pertanto la famiglia ha effettivamente perso la cifra in questione e, non avendo ricevuto spiegazioni o rassicurazione dalla banca in questione, dopo alcuni mesi si è rivolta ad Adiconsum Cagliari.
Adiconsum ha istituito un procedimento coinvolgendo l’ente stragiudiziale che si occupa di controversie bancaria, ovvero ABF (Arbitro Bancario Finanziario). Il procedimento ha stabilito che, nonostante vi siano delle palesi responsabilità dei consumatori che hanno chiaramente reso possibile la truffa online lasciandosi aggirare dai criminali, la banca è tuttavia responsabile in quanto poiché non è stata in grado né di tutelare i fondi della famiglia né si è presa la briga di informare ed allarmare gli stessi per tempo.
Qual è il verdetto
La controversia si conclude ufficialmente il 05 giugno 2023 con le richieste dei ricorrenti totalmente accolte. Difatti è stato predisposto il rimborso totale della cifra di 64.500 euro più le spese di istruttoria, il tutto a carico della banca manchevole.