Il caro vita si abbina a una nuova “minaccia” per le tasche degli italiani
Sostenere le spese di un’abitazione non è semplice. Il caro vita in costante aumento non ha migliorato la quotidianità degli italiani, che da molto ormai hanno visto crescere a dismisura i prezzi di luce e gas.
A prescindere da quale sia il fornitore cui ci si affida, i rincari hanno toccato indiscriminatamente tutte le utenze. Se però di recente si è riusciti a raggiungere un livello accettabile nelle spese per questo tipo di consumi, sovviene di nuovo il rischio di altri aumenti.
Stavolta però il pericolo non proviene dalle condizioni esterne o alle cause di forza maggiore quali crisi economiche o guerre in corso, ma è dovuto prettamente al mercato delle forniture energetiche. Cosa cambierà a breve?
La data da temere è dunque il 1 luglio, in quanto da questo giorno in poi scadranno i divieti di apportare modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas. Ciò cosa vuol dire: significa che tutti coloro che hanno stipulato un contratto nel mercato libero, dopo il 30 giugno potrebbero subire una modifica delle condizioni con cui ha stipulato i suo contratto di fornitura.
Naturalmente ciò fa incombere il pericolo di aumento dei prezzi. Cosa potrebbe in effetti accadere: i fornitori di energia potrebbero proporre ai loro clienti delle offerte poco vantaggiose e cambiare in automatico le tariffe per le quali essi hanno firmato al momento della sottoscrizione dell’utenza.
Quindi, nonostante il costo della materia prima non sia in salita, il consumatore non è tutelato dinanzi alla decisione arbitraria di modifica della tariffa. Tolto il blocco, il rischio diviene alto, per cui in molti sono già in agitazione e le associazioni di consumatori hanno già lanciato l’allarme.
La soluzione potrebbe essere innanzitutto quella di cercare da subito nuove offerte a prezzi più contenuti oppure quella di ritornare al cosiddetto mercato tutelato.
Il mercato tutelato ha in ogni caso i minuti contati, poiché a partire da gennaio 2024 non sarà più attivo e si dovrà necessariamente passare o ripassare al mercato libero. Nonostante ciò questa è forse la soluzione più papabile per ottenere un risparmio nell’immediato e una maggiore sicurezza nel contenimento dei prezzi delle proprie bollette.