IMU, prima di pagare l’acconto controlla bene la lista degli esentati | Sorprese in vista
Imposta sul valore della casa, vi sono alcuni casi in cui si ha diritto all’esenzione
IMU sta per imposta municipale unica ed è un tributo che il sistema italiano ha introdotto a partire dall’anno 2012, in sostituzione della vecchia tassa precedente detta ICI. Sono tenuti a pagarlo tutti coloro che hanno la proprietà di un immobile per intero o in percentuale in condivisione con un coniuge o un parente prossimo.
Tale tassa si paga solitamente in 2 tranches, di cui la prima a giugno in scadenza entro il 16 giugno 2023 e la seconda a saldo entro il 16 dicembre. Quest’ìanno nello specifico la scadenza per il saldo è il 18 dicembre, in quanto il 16 capita nella giornata di domenica.
Esistono tuttavia molti casi in cui è possibile accedere a delle esenzioni dall’Imu, ma naturalmente ciò non vale tutti. Chi rientra nella casistica e può depennare il 16 giugno dalle date dei prossimi pagamenti?
Quando ci spetta l’esenzione Imu
Di seguito si possono identificare alcuni dei principali casi di esenzione possibili:
- esenzione prima casa – l’Imu non si paga sulla prima casa di proprietà, purché essa rientri però nelle categorie catastali non di lusso, ovvero A2 – A3 – A4 – A5 – A6 – A7. In caso la prima abitazione acquistata sia invece un bene immobile di lusso (cat. catastali A1 – A8 – A9) l’Imu è ugualmente dovuta. Lo stesso discorso va fatto per le pertinenze annesse all’abitazione (C/6 box auto e C/2 cantinola), le quali possono rientrare nell’esenzione fino alla quota di 3;
- terreni agricoli – nello specifico l’esenzione si applica ai terreni posseduti e utilizzati da coltivatori diretti, ma anche ad alcuni terreni collocati in specifiche aree quali quelle identificate dalla circolare n. 9/1993 del Ministero delle finanze e dalla legge n. 448/2001;
- esenzione per i fabbricati con categoria catastale E/1 e E/9;
- esenzione per i fabbricati definiti beni merce – i quali non devono pagare il tributo poiché sono immobili destinati alla vendita e non sono posseduti ai fini della mera proprietà;
- esenzione per fabbricati con finalità di uso culturale;
- esenzione per immobili della Santa sede.
Come accedervi
Nel caso ci si renda conto di rientrare in una di queste categorie, si consiglia di consultare il proprio commercialista e provvedere a effettuare comunicazione dell’esenzione, in modo da non incappare in spiacevoli ingiunzioni di pagamento e beneficiare delle esenzioni che ci spettano.