Carta Risparmio, può richiederla anche chi ha il Reddito di Cittadinanza? Limiti ISEE e acquisti consentiti
In arrivo la Carta Risparmio Spesa 2023, prevista dalla nuova Manovra. Andiamo a scoprirne tutti i dettagli e se spetta anche ai beneficiari RdC.
Manca pochissimo prima che la Carta Risparmio sia a disposizione delle famiglie italiane a basso reddito. La misura, prevista dalla Manovra 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197) consente alle famiglie in situazioni di disagio economico a causa del caro prezzi, l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
A fornire le prime indicazioni operative per la Carta Solidale è la stessa INPS con il Messaggio n. 1958 del 26 maggio 2023. I fondi stanziati per l’iniziativa ammontano a 500 milioni di euro, che saranno distribuiti ai nuclei familiari che soddisfano i requisiti richiesti per il riconoscimento del beneficio. Sarà compito dei singoli Comuni erogare la card, che consiste in un voucher da poco più di 380 euro da utilizzare per l’acquisto di beni di prima necessità, soprattutto alimentari.
Nelle prossime righe cerchiamo di capire nel dettaglio come funzione, quali sono i requisiti richiesti e, soprattutto, se può richieder la Carta Risparmio Spesa 2023 anche chi ha il Reddito di Cittadinanza.
Carta Risparmio: tutti i dettagli
La carta Risparmio Spesa, anche conosciuta con il nome Carta Solidale, è sostanzialmente una carta elettronica di pagamento prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane tramite Postepay. Può essere utilizzata esclusivamente presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa governativa, per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Come abbiamo anticipato, la card sarà erogata dai singoli Comuni e sarà riconosciuta ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 15 mila euro e i cui componenti siano tutti iscritti all’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale). Non è necessario presentare domanda, ma sarà a cura degli enti comunali comunicare agli aventi diritto il riconoscimento del voucher di 382,50 euro. Stando al messaggio dell’Istituto Previdenziale, la carta sarà attiva a partire da luglio 2023 e chi la riceverà dovrà effettuare il primo pagamento entro il 15 settembre, pena la decadenza del benefit.
L’INPS ha specificato, inoltre, che il diritto alla Carta Risparmio Spesa 2023 non sarà riconosciuto alle famiglia che già beneficiano di specifiche misure di sostegno al reddito. Dunque, non potranno usufruire della card i titolari di Reddito di Cittadinanza, i titolari di Reddito di Inclusione o chi beneficia di altre misure di sostegno sociale. Non potrà beneficiare della misura neanche chi riceve l’indennità NASpI, DIS – COLL o altre forme di integrazione salariale e disoccupazione involontaria. Ad ogni modo, si contano quasi un milioni e 300 mila beneficiari.