Il dramma dei tassi di interesse: i rialzi della Bce mettono a rischio le richieste di finanziamento
Scatta nuovamente l’allarme tassi. Costernato chi vorrebbe acquistare casa e chiedere finanziamenti. Quanto ci costerà in più?
Il periodo storico che stiamo vivendo mette in seria difficoltà gli italiani. La serie concatenata di eventi che nel mondo sono partiti dall’emergenza Covid-19 fino ad arrivare alla guerra in Ucraina e alla conseguente crisi dell’approvvigionamento delle risorse energetiche e di materie prime in generale, ha messo in ginocchio l’economia europea e italiana nello specifico.
L’inflazione ha arrestato la sua fase di recessione e ha ricominciato a salire. Inevitabilmente questo si ripercuote sul flusso dei tassi di interesse. Il tasso altro non è che un valore percentuale che viene applicato ai prestiti dagli enti che erogano i finanziamenti, ma esso può oscillare in base all’andamento della finanza mondiale. In quest’ultimo anno i tassi, controllati dalla Bce, sono saliti moltissimo e hanno avuto andamenti altalenanti. A quanto pare il trend peggiorerà a breve.
Ecco di quanto sono aumentati i tassi. Le percentuali stabilite dalla Bce.
La Banca Centrale Europea (BCE), responsabile della politica monetaria dell’Unione Europea, ha di recente previsto un nuovo rialzo dei tassi, che si porteranno a ben un quarto di punto percentuale in più. Questo si ripercuoterà inevitabilmente sulle famiglie italiane. Ad oggi risultano essere ben 6,8 milioni i nuclei familiari indebitati e molti altri sono in procinto di richiedere un mutuo per l’acquisto di un’abitazione o di un’autovettura, ma purtroppo le condizioni economiche renderanno più complicata tale richiesta.
Un’approfondita analisi deriva dal Dossier mutui e crediti al consumo elaborato da FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, ente che ha individuato quanto sia alta l’incidenza dell’inflazione proprio sui finanziamenti dedicati alle famiglie. Pertanto le difficoltà riguarderanno in maniera preponderante ben il 25% della popolazione e il bacino è destinato ad aumentare, nonostante le richieste di mutuo siano andate a rilento dall’inizio del 2023.
Nello specifico Fabi opera una distinzione tra i mutui già stipulati e quelli a stipularsi, dalla quale si evince che:
- i nuovi mutui a tasso fisso vedranno raddoppiate le rate. Il tasso risulterà addirittura del 5% rispetto a quello di partenza del 1.8% precedente (vi saranno rate mensili fino a 1.300,00 euro ca.);
- i nuovi mutui a tasso variabile assisteranno a un rimborso fino al 60%. I tassi partiranno dal 6%, a differenza del precedente 0.6%;
- i vecchi mutui a tasso fisso non subiranno cambiamenti (nello specifico vanno considerati quelli erogati tra il 2021 e l’inizio del 2022);
- i vecchi mutui a tasso variabile saranno interessati da un aumento fino al 65%.
Quali saranno le effettive difficoltà degli italiani
Gli italiani incapperanno quindi in grosse problematicità sia per l’acquisto di una casa sia per quello di un’automobile o un qualsiasi elettrodomestico. Richiedere un finanziamento comporterà il quasi raddoppio della cifra pagata. Un veicolo con un importo di partenza di circa 30.000,00 sarà pagato complessivamente fino a 50.000,00 euro se vi si aggiungono gli interessi negli anni.
Ci aspettano ancora tempi difficili. Se hai intenzione di stipulare un mutuo o richiedere un finanziamento, monitora l’andamento dei tassi e fai la scelta più oculata.