Truffa del falso messaggio: come riconoscerlo per evitare di cadere nella trappola
Si tratta di una pratica ormai consolidata che però ciclicamente torna sempre a far capolino. Quali sono le mosse da fare per cercare di non cadere nella trappola dei malviventi
Attenzione ai messaggi, sia sms che su Whatsapp. Alle volte infatti potrebbero nascondere delle insidie di non poco conto o addirittura possono rappresentare l’anticamera della truffa.
L’obiettivo è impadronirsi dei dati sensibili delle persone per poi sfruttarli a proprio piacimento. Purtroppo basta un attimo per cascarci, ma con un po’ di sana lungimiranza e soprattutto con il passaparola si può evitare il peggio. Ecco uno degli ultimi tentativi di raggiri messi in atto con queste squallide e meschine tecniche.
Truffa falso messaggio: come bisogna agire per evitare il peggio
L’episodio specifico si è verificato a Sesto dove un sessantenne ha ricevuto un sessantenne ha ricevuto sul proprio telefono questo sms: “Ciao mamma, il mio cellulare è rotto. Questo è il mio nuovo numero…Mi mandi un messaggio su Whatsapp? Grazie mille”. Appena l’ha letto ha subito lanciato l’allarme avvertendo il Comune che ha pubblicato sul sito un comunicato per allertare l’intera cittadinanza.
D’altronde come ha poi dichiarato il diretto interessato sua figlia è solita chiamare in casi di emergenza e poi il messaggio è arrivato a lui che è il padre e non alla madre. Due chiari indizi che hanno subito portato a galla la verità. La strategia d’altronde è sempre la stessa, mandare questi messaggi preimpostati sperando di andare a prendere una fetta sempre più consistente di pubblico.
Il problema però poteva verificarsi laddove questo messaggio fosse arrivato ad una donna con figli, magari a qualche signora anziana che non ha troppa dimestichezza con i cellulari. Non sono rari infatti i casi in cui le persone un po’ più avanti con l’età finiscono nella rete dei criminali del web.
In generale è sempre bene fare tutte le verifiche del caso quando si ricevono comunicazioni di questo genere. La prima cosa è non aprire mai i collegamenti ipertestuali qualora siano presenti e non fornire mai i dati del proprio conto corrente. A ciò bisogna aggiungere la divulgazione delle informazioni. Chi è più pratico deve sempre avvisare il prossimo, in particolar modo genitori e nonni che spesso sono allo scuro di quanto possa essere malefico il mondo del web. Altro aspetto da rammentare. Nessuna banca comunica in questo modo. Quindi se vi arrivano sedicenti messaggi di qualche istituto bancario potete starne certi: si tratta di una truffa.