Se cerchi una buona soluzione per depositare una parte dei tuoi risparmi, potrebbe esserti utile conoscere il conto deposito. Ecco di cosa si tratta e come funziona.
Il conto deposito è uno strumento di investimento che garantisce una remunerazione senza andare incontro a grossi rischi. Potremmo definirlo, una sorta di salvadanaio che, però, consente nel tempo di ottenere un guadagno. Insomma, per molti risparmiatori potrebbe essere una buona soluzione per mettere al sicuro i propri soldi, senza però rinunciare ad avere un rendimento nel tempo. A differenza di un tradizionale conto corrente, di norma, un conto deposito ha un’operatività ridotta. Infatti, non consente di effettuare diverse operazioni come i pagamenti, l’accredito della pensione o dello stipendio, effettuare versamenti, prelievi o bonifici, disporre la domiciliazione delle bollette ed effettuare pagamenti tramite carta di credito o bancomat.
Un conto deposito può essere libero o vincolato. Un conto deposito libero prevede la possibilità di prelevare i propri risparmi in qualsiasi momento, tuttavia, offre un tasso di interesse piuttosto basso. Al contrario, il conto deposito vincolato non concede la possibilità di prelevare i propri risparmi in qualsiasi momento, ma i soldi sono bloccati per un certo periodo di tempo. Di contro, offre tassi di interesse più elevati rispetto a quelli proposti in un conto deposito non vincolato o libero.
Sono numerosi gli istituti di credito che offrono un conto deposito. Tra queste, ad esempio, Findomestic, Mediolanum, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Pertanto, può essere utile capire come scegliere il conto deposito più adatto alle proprie esigenze.
Per aprire un conto deposito, basta essere titolari di un tradizionale conto corrente, anche chiamato conto d’appoggio o predefinito, ed è possibile farlo in filiale o, comodamente, online. L’importante è informarsi bene sull’offerta più adatta alle proprie esigenze. Di norma, è bene tener di conto del rendimento offerto. Tra gli altri aspetti da non sottovalutare in fase di scelta di un conto deposito, anche i costi, ovvero, le spese da sostenere per mantenere attiva questa forma di investimento, la sicurezza e gli eventuali vincoli previsti.
Ciò che occorre è un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale e l’iban del conto corrente ordinario. Una volta aperto, basterà disporre le somme da investire tramite bonifico, assegno o attraverso il servizio RID.
Ricordiamo, infine, che in ottemperanza alla Direttiva Comunitaria 2009/14/CE, i risparmi investiti sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Pertanto, nel caso in cui la banca, a causa di fallimento, non dovesse essere in grado di restituire le somme depositate e gli interessi maturati, viene garantita una copertura fino a 100 mila euro per ciascun depositante.