Rispetta la tua privacy ma sa tutto di te: attacco senza precedenti del Fisco | L’Anoninometro
Il Fisco lancia un nuovo temibile strumento per prevenire le frodi: ma in cosa consiste?
Le tasse sono da sempre uno dei più grandi nemici dei cittadini, fonte di preoccupazione e ansia. Esistono da centinaia di anni e sono in effetti una delle basi fondanti delle nostre democrazie, in quanto la cosa pubblica (res publica) si può finanziare e amministrare solo grazie al pagamento di un’imposta sui servizi che lo stato garantisce ai suoi contribuenti.
Una delle grandi piaghe per il Pil italiano è appunto l’evasione fiscale. Non tutti pagano regolarmente le tasse loro spettanti, anzi molti con astuzia e sotterfugi cercano di mettere in piedi delle vere e proprie frodi per non essere assoggettati a questi pagamenti. C’è chi semplicemente non paga, risultando così drammaticamente moroso, e chi invece dichiara il falso al fine di apparire nullatenente per non essere soggetto a forte tassazione.
Arriva tuttavia un nuovo strumento che potrebbe rovesciare la situazione a favore dello Stato, L’Anonimometro.
Come funziona l’Anonimometro e chi individua
La nuova arma del Fisco si presenta come una sorta di grosso motore di ricerca, che analizza i dati e li incrocia al fine di scovare i soggetti potenzialmente pericolosi. Esso lavora su quella che viene definita Anagrafe dei conti correnti degli italiani: ovvero trattasi di un database digitale che racchiude in sé moltissimi dati amministrativi e finanziari inerenti i cittadini. Questi dati sono raccolti e forniti automaticamente dalle banche, che elaborano dei report periodici e filtrano le liste che finiscono nell’Anagrafe.
L’Anonimometro lavorerà proprio su questi dati, effettuando un doppio lavoro di:
- incrocio dei dati;
- analisi dei rischi.
In tal modo selezionerà i potenziali soggetti a rischio evasione, che saranno pertanto tenuti sotto controllo. La novità assoluta introdotta dal sistema è che l’intero procedimento si svolgerà in forma anonima, scelta che ha appunto conferito il nome al software. Dunque i dati anagrafici dei contribuenti saranno cifrati, fornendo le informazioni al Fisco in maniera totalmente imparziale. Questo ridurrà al minimo le possibilità di corruzione. Tutto si svolgerà associando ai dati finanziari dei codici alfanumerici che identificheranno i cittadini.
Focus dell’iniziativa è quella di agire in virtù della prevenzione e non tanto della repressione. Si cerca cioè di sviluppare uno strumento che sia utile a evitare che vengano commessi illeciti e non un semplice mezzo di individuazione e punizione dei colpevoli.
Il complesso lavoro dell’Anonimometro incrocerà i dati dell’Anagrafe dei conti con quelli di svariate banche dati, sviluppando il suo processo di analisi in 10 fasi. Tale strumento, spiega l’Agenzia delle entrate, non sarà però completamente automatizzato, ma si servirà ugualmente di personale umano, così da non incappare in errori di sistema.
La garanzia della privacy offerta dall’Anonimometro
Nonostante il nuovo sistema utilizzi un gran numero di dati fiscali, bancari e anagrafici dei contribuenti, non andrà a ledere la nostra privacy. L’Agenzia delle entrate ha premuto molto per rendere noto questo punto, e per questo le intenzioni sono palesate anche nel nome “Anonimometro”. L’AdE assicura il rispetto della privacy e ha per tale ragione divulgato le indicazioni del Garante della privacy a sostegno delle azioni del nuovo strumento, in perfetta linea con il Gdpr.