Stando ai risultati di alcuni studi si può rimanere in salute anche da anziani a patto che si faccia una determinata attività. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme
L’addio al lavoro è una tappa fondamentale nella vita delle persone che dopo aver fatto tanti sacrifici per una vita vogliono godersi la vecchiaia beneficiando del denaro della pensione. In Italia le polemiche su questa tematica non mancano e in Francia la popolazione si è fatta sentire anche in maniera brusca per via dell’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni.
A quanto pare però abbandonare il mondo del lavoro non è sempre così salutare come si crede. Alcuni studi infatti affermano l’esatto contrario, ovvero che grazie al lavoro ci si mantiene in buona salute quando si diventa anziani.
Tra queste c’è la ricerca del 2015 del Cdc Preventing Chronic Disease statunitense secondo cui gli over 65 che lavorano avrebbero la possibilità di stare meglio fisicamente tre volte maggiore rispetto a chi è inattivo e il 50% in meno di contrarre malattie cardiache. Una teoria che di primo impatto può sembrare più una presa in giro che altro.
Invece ad avvallarla è anche un’altra indagine che si intitola “Lavorare in età avanzata fa bene alla salute?” pubblicata su Bmc Public Health nel 2012 l’estensione della vita lavorativa può avere benefici o comunque un effetto neutro per alcuni. Per altri però può essere piuttosto negativa, soprattutto per chi ha una remunerazione bassa.
D’altronde la tendenza è sempre più improntata verso il prolungamento del lavoro. Molti per motivi finanziari non possono permettersi di andare in pensione una volta raggiunto il limite d’età basti pensare che nel 2022 il 32% delle persone nel mondo tra i 65 i 69 anni aveva un’occupazione.
Due decenni fa quasi il 10% dei 55enni era in pensione, oggi la cifra è comparabile a circa il 5%. In Italia sono quasi 450.000 i pensionati che continuano a lavorare di cui 383.600 over 65. Anche all’estero i numeri sono abbastanza alti, ma sono anche previste delle politiche attive per incentivare il pensionamento posticipato.
Tornando alla questione benessere, può capitare che dopo il pensionamento ci si lasci andare un po’. D’altronde cambia radicalmente lo stile di vita a causa della perdita della routine quotidiana, dell’attività fisica e mentale e delle interazioni sociali. Insomma, si è meno attivi rispetto a quando si lavorava. L’altra faccia della medaglia però è quella che riguarda i lavori impegnativi e stressanti. Avere più tempo libero può essere un toccasana per la salute fisica e mentale.