Computer rotto, quanto è rischioso per la privacy portarlo in assistenza? Lo studio shock
Secondo un recente studio, portare il proprio computer in assistenza rappresenta un vero e proprio rischio per la privacy. Facciamo chiarezza.
Quando di rompe un computer è un vero e proprio grattacapo, ma non solo! Infatti, pare che ci sia un grosso rischio anche per quanto riguarda la privacy. Qualcuno si sarà, certamente, chiesto “sbirceranno tra i miei file e le mie foto?”. Purtroppo, la risposta a questa domanda è sì, sia per chi sceglie di far riparare il proprio computer presso un negozio di informatica della zona, sia per chi decide di rivolgersi al servizio di assistenza di una catena o della marca del computer.
Secondo, un recente esperimento condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Guelph in Canada, la privacy di chi porta il proprio computer a riparare è sempre in pericolo.
A questo punto sorge spontaneo chiedersi “come è possibile proteggersi da questo pericolo, considerato che non esistono specifiche leggi che garantiscano la privacy di chi porta un dispositivo informatico in assistenza?”.
Computer in assistenza: quanto è rischioso per la privacy?
I dati emersi dallo studio dei ricercatori dell’Università di Guelph, hanno evidenziato come, nella maggior parte dei casi, il servizio tecnico ha guardato i file personali presenti sul computer da riparare. Nello specifico, i tecnici informatici spesso chiedono l’accesso completo al dispositivo ed in tante occasioni copiano file e dati personali su dispositivi esterni.
Questo significa che, portare il proprio computer in assistenza rappresenta un vero e proprio pericolo per la privacy, considerato anche che manca una specifica normativa in tal senso. In altre parole, attualmente, la legge non tutela la privacy di chi porta un dispositivo informatico a riparare. Ma allora come proteggere i propri file e dati personali da occhi indiscreti?
Innanzitutto, nel malaugurato caso il proprio computer si rompesse è sempre meglio preferire il servizio di assistenza ufficiale della marca. In alternativa, prima di scegliere un negozio locale, potrebbe essere una buona soluzione controllare le opinioni e le recensioni, che potrebbero aiutare a verificarne la reputazione. Una mossa intelligente, potrebbe essere quella di fare un backup dei dati e rimuovere quelli più sensibili. Nei casi più estremi, potrebbe essere necessario usare un software di cancellazione sicura, utile ad eliminare tutti i dati personali e le tracce delle attività online. Infine, meglio non fornire la propria password, se non indispensabile ai fini della riparazione. Insomma, non sarà possibile proteggere la nostra privacy al 100% ma è possibile contenere i rischi e gli eventuali danni.