Quando si prende in affitto una casa ci sono alcuni costi da gestire. Vediamo quali sono a carico proprio e quali invece devono essere sostenuti dal proprietario dell’immobile
Vivere in affitto è condizione comune a molte famiglie italiane. C’è chi lo fa per scelta e chi lo fa per necessità, fatto sta che una volta che si intraprende questa direzione, bisogna essere consapevoli degli oneri a cui si va in contro.
Infatti oltre al costo del canone di locazione vanno messe in preventivo tutta una serie di spese. Non tutte per sono a carico dell’affittuario. Anche il locatore ha la sua parte di costi da mettere in conto. Quindi è bene conoscere come vengono ripartiti in linea generale e in assenza di accordi differenti.
A tal proposito è estremamente importante l’articolo 1576 del Codice Civile, secondo cui il proprietario di casa deve provvedere durante la durata della locazione a tutte le riparazioni necessarie, ad eccezione di quelle che sono di competenza del conduttore (ovvero l’inquilino). Andiamo quindi ad approfondire questa situazione.
Gli interventi dovuti all’usura connessa al passare del tempo come la riparazione di un rubinetto, di una maniglia della porta o altro di simile spettano a chi vive nell’appartamento e che ha quindi sottoscritto il contratto di affitto. Se però il danno dipende dall’anzianità della casa (si pensi ad un bagno in vecchio stile che presenti problemi di perdite e di scarichi) allora deve essere il padrone di casa a dover mettere mano al portafoglio.
Dunque a meno che non si tratti di qualcosa di oggettivamente imputabile al conduttore questi esborsi spettano a chi concede in affitto la casa. Qualora si rifiuti, l’inquilino può agire legalmente e addirittura arrivare al recesso del contratto di locazione se si tratta di un problema importante (caldaia che non parte, finestra rotta) che va ad inficiare sul “funzionamento” della casa.
Se invece si presenta la necessità di un intervento straordinario deve essere l’inquilino a segnalarlo al proprietario, in modo tale che quest’ultimo possa attivarsi e provvedere a risolvere la situazione. Se il locatore è irreperibile e il lavoro richiede una certa urgenza, l’affittuario può farsi carico della spesa e poi comunicarla al padrone di casa per ottenere il rimborso. Alle volte ci si accorda scalando quanto speso dal successivo canone d’affitto. Una soluzione pratica e veloce che solitamente sta bene ad entrambe le parti.