Seconda casa, quando viene definita tale e come comprarla con un mutuo
Possiamo richiedere un mutuo anche per l’acquisto della seconda casa?
Molti italiani arrivano a un momento della loro vita in cui si pongono il problema dell’acquisto della seconda casa. Talvolta può trattarsi della casa al mare o in montagna, quella destinata insomma alle vacanze in famiglia. Altri casi vogliono un acquisto per semplice investimento, cioè per metterla magari a rendita, fittandola per ricevere un’entrata extra.
In ogni caso qualora si decida di fare il passo, è facile che si voglia richiedere un mutuo per il pagamento di questo bene materiale. Il timore, non irragionevole, è quello di dover affrontare maggiori spese e ricevere meno benefici rispetto a quanto sono invece tutelati gli acquisti di una prima casa.
In effetti, il ragionamento da tenere presente è che la seconda abitazione viene considerata come un bene non necessario, motivo per il quale lo Stato vi indirizza sicuramente meno agevolazioni. Ma quali sono effettivamente i parametri da tenere in considerazione?
Come stabiliamo qual è la seconda casa e quanto ci costa.
In primis bisogna ben delineare quella che da un punto di vista legale viene definita come la prima casa o abitazione principale. Si tratta di un immobile che non è una casa di lusso, si trova nel comune di residenza del suo acquirente e la persona che sta comprando avrà l’obbligo di trasferirvi la residenza entro 18 mesi dal rogito notarile. Oltre a ciò è ovviamente necessario che non si sia in possesso di ulteriori case.
In tutti i casi differenti da quanto suddetto, siamo dinanzi a una seconda casa. Per questo tipo di compravendita le banche si approcciano diversamente ai clienti. Ecco cosa cambia:
- tassi di interesse – in quanto si sta effettuando un acquisto non agevolato, i tassi risulteranno decisamente più alti, poiché non mitigati da alcuna normativa ma dipenderanno unicamente dalle oscillazioni del mercato;
- rata del mutuo – la banca richiederà che tale rata non superi del 25% la soglia dello stipendio del compratore. Per le prime case si arriva fino a un 30% ca;
- durata del finanziamento – non potrà andare oltre i 30 anni;
- copertura bancaria – se per gli acquisti di prime case le banche coprono fino al 80%, in questo caso la copertura massima sarà del 60%;
- imposta sostitutiva – ammonta al 2% del valore dell’immobile e non è in alcun modo detraibile;
- mutuo per ristrutturazione – è possibile richiederlo ma anche in questo caso le agevolazioni saranno molto meno generose.
Ulteriori informazioni da non sottovalutare.
Molti si domandano se, una volta stipulato il mutuo sulla seconda casa, sia possibile portarlo in detrazione quando si compila il 730. Purtroppo la risposta è no.
Inoltre molti clienti chiedono alle banche se sia possibile usufruire del cosiddetto mutuo con garanzia prima casa. In questo caso la risposta è affermativa. Si tratta cioè di giovare delle agevolazioni esistenti per una prima casa nell’acquisto della seconda, purché si garantisca la vendita della prima in un arco temporale di massimo 12 mesi.
Infine si ricordi che è teoricamente possibile richiedere un ulteriore mutuo mentre si sta estinguendo il precedente, ma in questo caso la valutazione dipenderà da fattori soggettivi inerenti il reddito e le disposizioni della specifica banca.