Arrivano nuove regole in materia di 104 e congedi straordinari. Ma in cosa consistono le novità e come richiederle?
Occuparsi di un familiare anziano o disabile è un’attività complessa e impegnativa e purtroppo, secondo quanto affermano molti italiani, l’istituto della cura della persona e dell’assistenza non ha sempre ricevuto la giusta attenzione e considerazione dalle legislazioni negli anni.
L’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps), che si occupa di tutto ciò che riguarda la gestione del sistema pensionistico e dei contributi previdenziali versati dai lavoratori dipendenti e non, ha di recente reso note le novità in materia di congedi e permessi. Una nuova serie di aperture in tali settori permetterà ai familiari ed eventuali coniugi di dedicarsi all’assistenza dei propri cari senza sottrarre tempo alle proprie professioni.
Se in passato la cura di un parente con disabilità era perlopiù affidata ai familiari di sesso femminile, che ricoprivano tali ruoli nell’ambito del focolare domestico, oggi si è reso ormai necessario dare uno scossone alla normativa in materia di assistenza.
Le novità sul tema sono state introdotte con due Decreti legislativi, che hanno apportato migliorie alla vita professionale di tanti lavoratori che hanno necessità di usufruire di permessi speciali. Trattasi de:
Durante il mese di aprile 2023 l’Inps ha fornito ulteriori chiarimenti in merito alle novità volute dal legislatore, grazie alla pubblicazione della Circolare n. 39/2023. Nello specifico ecco le seguenti innovazioni normative:
Gli utenti interessati potranno accedere ai servizi offerti dalla normativa tramite il portale dell’Inps, che è stato rinnovato e messo a punto per fare domanda direttamente in formato telematico. Si può chiaramente anche rivolgersi alle sedi Inps e ai patronati di zona per ricevere assistenza amministrativo-burocratica.
Per quanto riguarda i consulenti del lavoro e i datori di lavoro, l’Inps rende noto che sono stati assegnati nuovi codici Uniemens per indicare queste tipologie di permessi, così da non confonderli con i semplici permessi ordinari o le ferie. A partire da maggio 2023 saranno utilizzabili.