Attenzione agli acquisti: un gran numero di prodotti costerà di più. Sale l’inflazione.
L’Istituto Nazionale di Statistica, meglio noto come Istat, è un ente della pubblica amministrazione in attività sin dai primi anni Venti del Novecento. Il suo ruolo è sempre stato quello di controllare l’andamento dei mercati e occuparsi della gestione dei censimenti nazionali. Da sempre l’Istat analizza l’economia italiana attraverso la creazione di panieri di beni, di cui segue collocazione sul mercato, acquisto e aumento/abbassamento dei relativi prezzi.
Le indagini svolte dall’Istituto hanno un ruolo fondamentale nell’economia, poiché ci permettono di comprendere lo status quo delle nostre finanze e fare previsioni sull’eventuale aumento del caro vita. I dati Istat sono in continuo aggiornamento, grazie all’analisi degli acquisti e alla comparazione con gli Stati esteri. Proprio questi aggiornamenti hanno reso possibile individuare la curva in aumento dei prezzi di alcuni beni.
Si torna quindi nuovamente a parlare di inflazione. Il termine in sé spaventa non poco i consumatori, in quanto con la crescita dell’inflazione le ripercussioni immediate consistono nella riduzione progressiva del potere d’acquisto delle persone. Aumentano le monete e le banconote fisicamente in circolazione e la valuta diminuisce di valore. La popolazione potrà comprare sempre di meno.
Secondo l’ente statistico più celebre d’Italia si blocca per i prossimi mesi quella che era stata definita come una fase di rientro dell’inflazione. Torna dunque ad aumentare da aprile e la stima approssimativa è di circa l’8.3%. Ecco gli elementi del paniere d’acquisto a subire gli urti più forti:
A spingere verso l’alto le percentuali di inflazione sono dunque quelli che nel settore sono definiti come NIC (Indice nazionale dei prezzi di consumo). A influire sui portafogli dei cittadini saranno tutte quelle spese derivanti perlopiù dai prodotti energetici, quindi attenzione ai consumi nelle proprie abitazioni di acqua ed elettricità. Non vanno peraltro sottovalutate le stime fatte da Coldiretti. La Confederazione dei coltivatori stima difatti che i prezzi di frutta e verdura sono ad oggi aumentati già del 7.6% e questa crescita è destinata ad aumentare anche a causa delle imprevedibili condizioni metereologiche degli ultimi mesi.
In sintesi l’unico modo per fronteggiare questo aumento del caro vita è di evitare spese folli e incontrollate, mettendo a punto dei piani ben ponderati di acquisto. Secondo Coldiretti è in effetti quanto già stanno facendo gli italiani, prediligendo sempre di più grandi discount e supermercati con un approccio low cost.
Fortunatamente sembra che almeno i prodotti alimentari lavorati e non lavorati abbiano visto una lieve diminuzione dei prezzi nel mese di aprile, che fa ben sperare per il futuro.