Possedere dei vecchi vinili può rappresentare una fonte di guadagno di non poco conto. Andiamo a scoprire a quanto si può aspirare se si hanno i “dischi giusti”
I vinili non passano mai di moda o meglio in questa fase stanno tornando prepotentemente in auge. Per questo sarebbe opportuno fare attenzione ai dischi che si possiedono in casa. Magari annidati tra gli scatoloni impolverati si nascondono delle vere e proprie “gemme preziose” in grado di far schizzare i propri guadagni alle stelle.
Infatti esiste un mercato del collezionismo piuttosto attivo in tal senso, con persone disposte a pagare anche cifre elevatissime per alcuni prodotti di questo tipo. Andiamo a vedere quali sono e soprattutto quanto possono fruttare.
Non tutti sono a conoscenza di una speciale classifica dei dischi più costosi al mondo. A realizzarla è stato Phil Barton commissionata dalla nota piattaforma Love Antiques. Il parametro principale non è la vendita della copie avvenute in passato e nemmeno la bellezza delle canzoni.
Un po’ come accade per le monete è l’errore a far lievitare il valore. Se sulla copertina sono presenti errori di stampa ad esempio si può ambire ad una bella cifra. Stesso dicasi se si è in possesso di una copertina successivamente censurata. Anche i vinili appartenuti ad altri artisti acquistano valore in caso di rivendita o di asta.
Il grado di antichità invece seppur sia rilevante non è poi così decisivo. In alcuni casi può anche non incidere. Dunque meglio scovare le anomalie, sono di gran lunga più remunerative.
Andiamo quindi a vedere nello specifico quali sono i primi 10 vinili più costosi al mondo: