Almeno 9 italiani hanno deciso di togliersi la vita: hanno comprato un kit su internet, come funziona
Da qualche tempo sta spopolando in rete il “kit del suicidio”. Arrivano dal Canada e già diversi italiani hanno provato ad acquistarlo. Tutto quel che c’è da sapere in merito
Il tema dei suicidi è davvero complesso e drammatico. Di fronte a questo genere di avvenimenti si resta inermi anche perché non è per niente facile capire cosa passa nella mente delle persone. La sofferenza è un aspetto soggettivo che va sempre e comunque rispettato. Per questo sarebbe opportuno fare silenzio di fronte a tragedie di questo tipo.
A quanto pare invece c’è chi le avalla per farci un vero e proprio business. Qualcosa di davvero agghiacciante che sta avendo delle ripercussioni in giro per il mondo e anche in Italia. In pratica è stato creato un vero e proprio kit del suicidio.
Kit del suicidio: da cosa è composto e chi sarebbe il presunto venditore
Sono composti da maschere facciali e nitrato di sodio e vengono venduti online da un sedicente chef di Toronto. L’allarme è stato lanciato dall’Interpool del Canada, che ha fatto sapere di aver già bloccato diversi siti Internet riconducibili all’uomo. Nonostante l’intervento tempestivo già ci sono state alcune vittime, di cui una anche in Italia.
Si tratta di una donna di 63 anni della Valsugana in provincia di Trento. I tentativi di soccorso si sono purtroppo rivelati vani. A nulla è servita la chiamata dei genitori al 112. Adesso per l’Interpool è focalizzata nella ricerca di altre 8 persone residenti in Italia che hanno acquistato gli arnesi della morte. Essendo sparsi per la penisola non è affatto semplice, ma la polizia criminale ha già allertato tutte le questure e le compagnie di carabinieri dell’intera penisola.
Il venditore avrebbe ammesso aver inviato il kit a centinaia di persone con tendenze suicide nel Regno Unito. Per farlo si è avvalso di un ufficio postale di Toronto. Oltremanica si contano già 4 morti (di cui un ragazzo di appena 22 anni) e secondo quanto riportato dal noto tabloid britannico Daily Mail l’uomo al momento sarebbe indagato.
A rendere ancor più inquietante la vicenda è che il responsabile si sarebbe vantato del fatto che alcuni acquirenti gli avrebbero riferito che stava “compiendo l’opera di Dio”. Inoltre stando sempre a quanto riportato dalla testata inglese avrebbe dato istruzioni su come usare il veleno ad un giornalista sotto copertura che fingeva di essere un cliente interessato all’acquisto. Insomma al peggio non c’è mai fine.