Reddito di Cittadinanza cancellato per sempre, ecco cosa lo sostituirà
Il Reddito di Cittadinanza è ormai arrivato agli sgoccioli infatti tra pochi mesi non potrà più essere erogato alle famiglie in difficoltà, il suo posto però verrà preso dall’Assegno di Inclusione.
Uno degli aspetti più criticati dal Governo Meloni per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza è stato la mancata inclusione dei cittadini nel mondo professionale e l’assenza totale di un percorso formativo che potesse aiutare a reinserirsi nel mercato del lavoro.
Il nuovo strumento approvato nell’ultima manovra di Governo sarà un aiuto economico destinato ai nuclei familiari che si ritrovano a vivere in condizioni economiche critiche, comprendendo gli over 60, i nuclei con minori a carico o le famiglie con disabili.
L’assegno di inclusione riuscirà a contrastare la povertà attraverso la distribuzione di una somma di denaro utile per le spese quotidiane, includendo la spesa alimentare, i medicinali ed il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas. Proprio come il Reddito di Cittadinanza l’importo assegnato sarà valutato non solo sulla reale condizione economica familiare ma anche sul numero dei componenti del nucleo, sulla loro età e sulla loro salute.
Il Reddito di Cittadinanza continuerà ad essere valido solo fino al mese di Dicembre 2023 e sarà completamente sostituito con l’arrivo del nuovo anno, le famiglie quindi dovranno probabilmente attivarsi per effettuare una nuova richiesta di valutazione.
Come funzionerà l’Assegno di Inclusione
Secondo quanto scritto nella bozza del decreto le famiglie potranno ottenere un massimo di 500 euro ma solo qualora siano presenti nel nucleo familiare minori, over 60 o persone disabili ed a seconda del loro numero si applicheranno i moltiplicatori per la scala di equivalenza, fino a raggiungere un massimo di 2,2.
Più precisamente la scala varia non solo in base al numero ma anche alle condizioni di salute dei partecipanti al nucleo. Il conteggio parte da 1 e per ogni familiare si aggiunge un valore di 0,5 (se disabile), di 0,4 (se over 60), di 0,12 per i minori fino ai due anni e di 0,10 per i minori con più di due anni di età.
Per evitare di eliminare del tutto l’aiuto a chi attualmente vive in condizioni di povertà il Governo ha creato lo Strumento di Attivazione grazie al quale le persone tra i 18 ed i 59 anni considerate occupabili, e quindi pronte per lavorare, potranno continuare a ricevere per 12 mesi un importo di 350 euro ma solo nel caso in cui si impegnino a frequentare attività formative o a partecipare a progetti utili alla collettività.